Torna anche per il 2016, la nostra rubrica ‘Pillole di Diritto’, approfondimento di Tuttoggi.info a cura del dottor Alessio Fiacco, responsabile dello Sportello del Consumatore del Comune di Bevagna.
Siamo in pieno periodo di saldi, tra qualche giorno le svendite si faranno ancora più accattivanti, con proposte che potranno schizzare anche sino al 70% di sconto. Ma come ci si deve comportare per fare un vero affare? Quali consigli, quali accortezze, quali strategie adottare?
Come ci si deve comportare, e cosa prevede la legge in merito?
“Prima di tutto c’è da sottolineare che i prezzi ridotti non ‘riducono’ anche i diritti dei clienti. Nel caso di prezzi superscontanti infatti, il cliente ha sempre diritto a merce che totalmente priva di difetti. Qualora venga posto in vendita un articolo a prezzo scontato perché sporco, imperfetto, o danneggiato, dobbiamo subito segnalarlo al venditore, o lo stesso deve segnalarlo adeguatamente al compratore”.
E se, conquistati magari da un prezzo irresistibile, abbiamo fatto l’errore di non controllare, o magari giunti a casa abbiamo notato qualche imperfezione, come ci dobbiamo comportare?
“C’è tempo sino a due anni per far valere l’eventuale garanzia in caso di difetti, in ogni modo, in caso di elettrodomestici o altre attrezzature, il difetto dev’essere denunciato entro e non oltre sessanta giorni. Nel primo semestre, l’onere di provare che il difetto non era presente al momento della vendita è a carico del venditore. Una volta denunciato però, il consumatore acquirente ha difronte a se tre possibili modalità di azione: tenersi l’articolo difettoso; chiedere una riduzione del prezzo; accettare una sostituzione con un capo o articolo privo di imperfezioni. In extremis anche chiedere indietro la cifra pagata. Ad ogni modo, fate attenzione, non si è tenuti ad accettare alcun tipo di buono”.
Come possiamo prevenire spiacevoli disguidi?
“Vi consiglio di diffidare dei negozi che espongono invitanti cartelli tipo ‘La merce venduta non si cambia’ esistono infatti delle regole ben precise nel settore commerciale, che impongono il cambio di quella merce che non sia corrispondente a quanto propagandato, o comunque perché difettosa”.
Ma possiamo cambiare sempre tutto?
“Il fatto di essere in saldo, come detto, non significa che queste regole non siano più valide o sospese. Ricordate che non esiste il diritto di recesso negli acquisti fatti un esercizio commerciale, per cui, se poi cambiate idea, avete sbagliato taglia o magari l’articolo già non vi piace più, sta solo e soltanto alla eventuale disponibilità del commerciante risolvere il problema, in quanto, sottolineo, non c’è alcun diritto del consumatore a cambiarlo in questi casi”.
A mali estremi, estremi rimedi. Ci si può rivolgere ad un legale?
“Con l’intervento del legale si può sempre valutare la possibilità di percorrere diverse strade”.
Dottor Alessio Fiacco, grazie ancora una volta per i Suoi preziosi consigli, e per le Sue utilissime ‘pillole di diritto’.
Per ulteriori informazioni o curiosità, domande o suggerimenti: redazione@tuttoggi.info