NUOVO SITO PER L'ALBERGHIERO DI SPOLETO, MENTRE IL DEGRADO AVANZA AL S. PAOLO (Foto - Guarda che succede) - Tuttoggi.info

NUOVO SITO PER L'ALBERGHIERO DI SPOLETO, MENTRE IL DEGRADO AVANZA AL S. PAOLO (Foto – Guarda che succede)

Redazione

NUOVO SITO PER L'ALBERGHIERO DI SPOLETO, MENTRE IL DEGRADO AVANZA AL S. PAOLO (Foto – Guarda che succede)

Ven, 17/10/2008 - 00:50

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di Sara Fratepietro

È una delle scuole più prestigiose e più complesse dell'Umbria e probabilmente anche di tutta Italia, con aspiranti studenti e convittori in lista d'attesa. Oltre 600 alunni (634 per la precisione) attualmente, 193 convittori, divisi piuttosto equamente tra maschi e femmine: il 10% quasi è straniero, proveniente da ben 18 Paesi diversi nel mondo (est Europa, ma anche Asia e Sud America); i convittori provengono da 20 diverse Province d'Italia. A seguirli ci sono 78 docenti, 28 istitutori e il personale Ata (78 dipendenti) diviso tra 26 in convitto, 2 nella sede distaccata, 45 in sede.

Sono questi i numeri dell'Ipssart, l'istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri, della ristorazione e del turismo, di Spoleto, intitolato a Giancarlo De Carolis (clicca qui). Una realtà solida, come ha avuto modo di illustrare il nuovo dirigente scolastico, il professor Angelo Paci, che succede a Giancarlo Busti, andato recentemente in pensione. L'occasione è stata data dalla presentazione del sito internet della scuola superiore spoletina, rinnovato dopo 7 anni dal suo lancio. All'indirizzo www.alberghierospoleto.it, quindi, a partire dai prossimi giorni, si potranno trovare interessanti novità.

Il nuovo format del sito web, come ha spiegato la professoressa Aurora Gasperini, ha le caratteristiche del blog, con una parte statica che dà informazioni di tipo istituzionale, nella quale sono state riorganizzate e migliorate tutte le sezioni che nel vecchio sito formavano l'area “Istituto” e “Convitto”. La parte dinamica, in precedenza affidata alle “News” e che dava conto della ricca attività svolta dalla nostra scuola, appare ora fin dalla home page, dove figurano gli ultimi “posts”, che gradualmente passano negli archivi.

Tra le novità:

  • un'Area Genitori, dove fornire informazioni alle Famiglie, tanto più utili in una scuola come la nostra dove ben 250 alunni su 630 sono convittori e, come alcuni genitori ci hanno comunicato, collegarsi al sito web della scuola e trovarvi il diario delle attività, è un modo per sentire vicini i propri figli ed anche un'emozione quando li vedono impegnati in qualche esercitazione speciale;
  • un'Area Docenti e un'Area ATA con accesso riservato per poter inserire circolari e modulistica;
  • un'Area Scuola Sicura, per rispondere ad esigenze spesso disattese nel panorama dell'edilizia scolastica italiana e per sensibilizzare i nostri studenti, futuri lavoratori, alla cultura della sicurezza, perché “Morire di lavoro” è ingiusto;
  • la possibilità di lasciare commenti su tutti i posts pubblicati;
  • una gallery dove poter mostrare le iniziative più belle, attraverso le foto che si ingrandiscono o si avviano in slideshow.

Un rinnovamento importante, quello del sito internet, che è il primo biglietto da visita dell'istituto alberghiero cittadino. Per molti studenti e le loro famiglie, infatti, il primo approccio con l'Ipssart di Spoleto avviene proprio grazie al web. Da anni, infatti, digitando “alberghiero” o “istituto alberghiero” su google, il primo sito che compare è proprio www.alberghierospoleto.it.

Attrarre studenti da tutta Italia e di fatto da tutto il mondo (perfino, attualmente, da Sri Lanka, Giordania e Sud Corea) è un'importante successo per la scuola superiore, ma che comporta anche un importante sviluppo economico per il territorio. A spiegarlo, oltre al preside Paci, anche il direttore amministrativo dell'istituto, Margherita Lezi. “Ci sono circa 200 famiglie che in varie occasioni soggiornano qui, a trovare i figli – ha detto la Lezi – ma anche gli stessi studenti che sono in convitto, abitando a Spoleto, muovono l'economia della città”.

Tra i tanti fattori positivi, però, anche alcune problematiche per la scuola. In primis quella di non avere gli spazi sufficienti ad ospitare tutti gli studenti. Sono 8 le classi che sono costrette a frequentare le lezioni in un altro istituto, presso gli spazi dell'Itcg “G. Spagna”. Facile immaginare i disagi per studenti ed insegnanti che fanno la spola tra una sede e l'altra. Per non parlare delle due classi del terzo superiore che si alternano: un giorno nel complesso di S. Paolo, un altro in viale Martiri della Resistenza. Il tutto perché ovviamente, frequentando anche lezioni pratiche, gli alunni hanno bisogno di utilizzare i laboratori situati solo nella sede principale. La situazione potrebbe essere facilmente risolvibile: basta completare i lavori nel complesso di San Paolo inter vineas, di proprietà della Provincia di Perugia. I soldi, però, al momento non ci sono. Eppure alcuni locali, come quelli sopra la stanza che viene adibita a sala conferenze, aperitivi e banchetti, sono quasi pronti. Ma i lavori sono al palo. Per non parlare del chiostro e di tutta quell'area limitrofa. Una zona prestigiosa, antichissima e molto importante anche dal punto di vista artistico. Per restaurarla servirebbero un milione e 800 mila euro all'incirca. Un bel po' di soldi per i comuni cittadini, briciole per un ente, soprattutto in confronto al costo globale del recupero del resto del complesso monumentale, che un tempo ospitava un convento, poi il ricovero per anziani e malati di mente. Ora quell'area adiacente alla chiesa è chiusa a chiave e inaccessibile, mentre il degrado avanza. Da una parte, quindi, la perfezione dell'istituto, gli aromi e le leccornie preparate dai ragazzi; dall'altra immagini di rovina e di deterioramento. Il chiostro infatti è diventato un vero e proprio magazzino, vetri rotti, calcinacci, mobili abbandonati, coperte vecchie: vi si può trovare proprio di tutto. Per non parlare dell'erba alta del cortile interno, uno spazio verde magnifico se fosse curato. E poi l'antica cappella, “sigillata” dietro un muro, e uno splendido dipinto che rappresenta la Crocifissione. Un'area che, recuperata, come chiedono i dirigenti della scuola, potrebbe rendere l'istituto alberghiero di Spoleto non solo tra i più prestigiosi d'Italia, ma sicuramente anche il più bello.


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