Da.Bac.
Nel pomeriggio di venerdì 8 novembre un forte intreccio di storia e contemporaneità ha caratterizzato Tecnodays Off 2013, a partire dalla classicheggiante sede della sala degli Specchi di Palazzo Bufalini, al tempo stesso foriera di idee e progetti proiettati al futuro e all’innovazione della città.
A presiedere l’incontro con pubblico, studenti e addetti ai lavori c’erano il vicesindaco tifernate, nonché assessore all’urbanistica Michele Bettarelli, il coordinatore della Sezione Interdisciplinare di Disegno e Architettura Paolo Belardi e il direttore di Umbria Innovazione Giuseppe Cardoni. Quest’ultimo è stato il primo a prendere la parola e ha spiegato ai presenti le finalità della manifestazione, giunta al terzo appuntamento (dopo quello di Perugia, “Creatività & Design Industriale”, e di Assisi, “Creatività & Innovazione”, entrambi in ottobre) della settima edizione, dal nome “Creatività & Progetto”: “Creatività, innovazione di prodotto e design sono al centro degli incontri e dibattiti di Tecnodays-off 2013, un appuntamento con le imprese dell’Umbria, il sistema della ricerca e gli attori locali”, organizzato da Umbria Innovazione e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università di Perugia (DICA). “Attraverso le tre parole d’ordine, Ri-Innovare, Ri-Disegnare, Ri-Progettare – ha continuato Cardoni – Tecnodays-off è stato pensato per offrire alle aziende Umbre nuove prospettive per la gestione dei processi innovativi, in particolare per ciò che interessa l’innovazione di prodotto, in relazione con creatività e design industriale”.
Il vicesindaco Bettarelli ha invece ricordato l’importanza della convenzione di ricerca stipulata fra il Comune tifernate e il DICA, considerandola “un investimento intelligente che ha dato il là a progetti importanti, di cui si deve merito anche alla passata amministrazione”.
L'impegno di Belardi – Paolo Belardi, promotore della convenzione e responsabile dell’iniziativa, ha poi spiegato i contenuti della giornata: egli, insieme alla sua equipe di ricerca, ha promosso un totale di 30 lavori (27 tesi di Laurea Magistrale, 2 di Laurea Triennale e 1 Esercitazione didattica annuale) presso Facoltà di Architettura e Ingegneria italiane ed europee, oltre che presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, su temi individuati assieme all’amministrazione comunale o proposti dal DICA. In tutto sono stati coinvolti 8 atenei, 38 fra docenti e correlatori di tesi e 36 studenti.
I contenuti della giornata – Durante questo appuntamento sono stati restituiti alcuni rilievi e presentati molti progetti architettonici, che hanno prefigurato scenari anche visionari di un futuro possibile per la città. Belardi, non a caso, riferendosi alla natura innovativa e sognatrice, ma allo stesso sana e innovativa, di alcuni progetti ha esclamato una frase di leopardiana memoria: “Bisogna guardare l’infinito che c’è oltre la siepe”. Le opere rilevate, in effetti, sono state talvolta insolite e le aree di progetto hanno toccato per lo più le zone e i nodi irrisolti della città, fornendo comunque un materiale utile per future iniziative ed approfondimenti da parte sia di soggetti pubblici che privati. I temi progettuali spaziavano dal restauro delle mura urbiche al recupero industriale, dalla progettazione di edifici pubblici alla riconversione di aree private, dai musei alle scuole primarie: alcuni esempi sono stati un nuovo parco termale a Fontecchio, un complesso di residenze turistiche sul Tevere e la costruzione di un intero eco villaggio. Presenti anche approfondimenti dal punto di vista strutturale, impiantistico, acustico ed espositivo.
Nel quadrilatero di Palazzo Bufalini è stata allestita anche una sezione di poster dei principali lavori svolti con l’obiettivo di dare consistenza, per mostrare ciò che si è in grado di fare e poter osservare in modo concreto i vantaggi che una progettazione innovativa può dare al territorio e alle imprese presenti.
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