Novelli, è scontro tra Cda e tre fratelli | Stop stipendi, lavoratori sul piede di guerra - Tuttoggi.info

Novelli, è scontro tra Cda e tre fratelli | Stop stipendi, lavoratori sul piede di guerra

Sara Fratepietro

Novelli, è scontro tra Cda e tre fratelli | Stop stipendi, lavoratori sul piede di guerra

Stamattina presidio a Terni, Musaio: "Disponibili al confronto" | I Novelli: "Cda ha portato sull'orlo del baratro il gruppo, a noi nessuna informazione"
Gio, 24/11/2016 - 21:03

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E’ scontro aperto ormai tra il Cda del Gruppo Novelli e la famiglia fino al 2012 proprietaria dell’importante holding attiva nel settore agroalimentare. Dopo quanto accaduto nella giornata di ieri, con la mancata firma della cessione ad un importante gruppo calabrese (che sarebbe attivo su più fronti, dalla sanità privata alle strutture ricettive passando per l’agroalimentare), oggi è stata una nuova giornata di polemiche. Che ha visto l’intervento in due occasioni della famiglia Novelli, attuale socio di minoranza del Gruppo. Ma anche l’annuncio, da parte del Cda, dello stop agli stipendi per i lavoratori, una nuova protesta dei lavoratori ed un’altra annunciata per lunedì.

La proposta “sposata” da Mise e Regioni

Andiamo con ordine. La vertenza negli ultimi giorni è risultata essere ad una svolta. Gli ultimi due tavoli al ministero dello Sviluppo economico – il 4 e il 18 novembre – hanno portato a svelare le carte sugli acquirenti interessati alla Novelli – Nuova Panem. Tra tutte, l’offerta che nelle ultime ore sembrava destinata a raggiungere concretezza: quella di una holding calabrese, attiva solo in minima parte nel settore agroalimentare. Le istituzioni tutte sembrano propendere per questa soluzione, l’unica, secondo quanto trapelato, che contempla una cessione unitaria di tutto il gruppo Novelli. Qualche dubbio però sembra ancora ostacolare la chiusura dell’accorso, però. Dubbi che ieri hanno portato i tre fratelli Enzo, Ferdinando e Torquato Novelli a far sfumare – almeno temporaneamente – la vendita.

I contraccolpi sono stati immediati. A Spoleto si è tenuta un’assemblea dei lavoratori, seguita dalle note di sindacati, di Mise e delle Regioni interessate, che puntavano il dito contro la famiglia Novelli. La replica dei tre fratelli è arrivata stamattina, ed è stata molto chiara: vogliamo prima garanzie sul futuro dell’azienda. E non solo: contestualmente gli imprenditori spoletini hanno denunciato che la gestione del nuovo Cda non ha fatto altro che peggiorare la situazione.

Nuova gestione e nuovi debiti | Nuovo stop agli stipendi

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, infatti, alla fine del 2011, quando il Gruppo Novelli ha presentato richiesta di concordato preventivo, si parlava di un passivo dichiarato di 47 milioni di euro. Debiti successivamente lievitati, secondo quanto dichiarato dalle organizzazioni sindacali, a ben 120 milioni di euro. Decine di milioni di euro di debiti, però, sono spuntati negli ultimi 4 anni, sotto la gestione del nuovo Cda nominato dal Mise.

Di certo c’è che la situazione finanziaria adesso è critica. Ed il Gruppo, tramite una comunicazione interna, nelle ultime ore ha fatto sapere nella serata di ieri che “in assenza delle risorse finanziarie che sarebbero derivate” dall’operazione prospettata, i pagamenti delle spettanze del personale dipendente (per la quota residua ancora dovuta e gli importi maturandi) non potranno allo stato delle cose essere effettuati”. Da qui la contestazione arrivata al presidente del Cda Alessandro Musaio durante il presidio di questa mattina fuori dalla sede della Novelli a Terni. Musaio ha poi commentato la situazione di stallo e la decisione dei tre fratelli Novelli, spiegando di essere stati “sempre disponibili al confronto” e di aver illustrato l’operazione alla famiglia. Auspicando poi “un moto di responsabilità e lucidità” da parte dei Novelli.

I fratelli Novelli: Cda ha portato Gruppo sull’orlo del baratro

Le parole di Musaio ai lavoratori e ai sindacati, però, hanno provocato un’immediata e nuova presa di posizione dei tre fratelli Novelli. “In risposta alle parole del presidente del CdA  Professor Musaio, la famiglia – si legge nella nota di Torquato, Ferdinando ed Enzo Novelli – intende ribadire che non ha ricevuto alcuna informazione riguardo alle prospettive che il nuovo acquirente offrirebbe. In ordine, poi, alla carenza di interesse rispetto al contenuto del piano industriale da parte della famiglia, se ciò può avere una qualche valenza sotto il profilo strettamente formale, non ce l’ha sotto quello della coscienza e del senso di responsabilità. Infine ci corre l’obbligo di rilevare che il compito del CdA da quattro  anni a questa parte, in vigenza di un concordato preventivo, non era esattamente quello di portare sull’orlo del baratro il gruppo, ma, piuttosto, di sfruttare gli strumenti offerti dallo stesso concordato per risanare e rilanciare l’attività. Assistiamo, tuttavia, ad un coro unanime di voci il cui solo scopo è quello di cavalcare i timori dei lavoratori che sappiamo benissimo quanto abbiano sofferto lavorandoci ogni giorno, tutt’ora, fianco a fianco”.

L’auspicio di Regione e Prefettura

Al presidio di questa mattina erano presenti anche il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e l’assessore regionale Fabio Paparelli. Quest’ultimo ha espresso “vicinanza e solidarietà ai lavoratori del gruppo Novelli che stanno vivendo ore di incertezza ed angoscia. Uniti alle forze sindacali e alle altre istituzioni auspichiamo una positiva soluzione della vicenda nel più breve tempo possibile, soluzione che metterebbe in sicurezza la salvaguardia dei posti di lavoro”.

Durante la mattinata, poi, le organizzazioni sindacali FAI CISL, FLAI CGIL, UILA UIL, unitamente alle rappresentanze sindacali aziendali e a un gruppo di lavoratori del Gruppo Novelli sono state ricevute dal Prefetto di Terni,  Angela Pagliuca, su loro richiesta, per esprimere la forte preoccupazione per lo stato di incertezza che permane sulla cessione del Gruppo, che conta oltre 500 dipendenti  dei quali circa 300 negli stabilimenti di Terni, Amelia e Spoleto. All’incontro erano presenti anche il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, il Sindaco di Amelia Laura Pernazza ed il Dott. Mauro Andrielli della Regione Umbria. Al termine della riunione, dopo approfondito esame delle problematiche sottese alla vicenda, il Prefetto di Terni, nell’esprimere la vicinanza delle Istituzioni ai lavoratori del “Gruppo Novelli”, ha ribadito che verranno esperiti tutti gli interventi consentiti per una positiva conclusione della trattativa.

Lunedì manifestazione nazionale a Terni

Un nuovo attacco ai fratelli Novelli arriva però dai sindacati, che annunciano una manifestazione nazionale a Terni lunedì mattina. “Il destino di Gruppo Novelli-Nuova Panem – dichiarano in una durissima nota congiunta Fai, Flai e Uila – è purtroppo nella mani di alcuni membri della famiglia che si stanno rivelando, giorno dopo giorno, sempre più irresponsabili”. I sindacati accusano “alcuni soci della famiglia Novelli” di ostacolare di fatto “il futuro dell’azienda e dei lavoratori, rifiutando di fatto di sottoscrivere l’offerta presentata”. Questo “nonostante i sacrifici fatti negli anni dai lavoratori per cercare di salvaguardare l’occupazione e il destino dell’azienda, nonostante gli sforzi fatti dal CdA e dal MISE che hanno portato al deposito, la scorsa settimana, di un’offerta per l’acquisto dell’intero Gruppo che avrebbe risanato i debiti”.  “Ci chiediamo a questo punto: non esiste il senso di responsabilità sociale? La famiglia in queste ore ha chiesto, attraverso un comunicato, più tempo per valutare un eventuale piano industriale di chi è disposto a subentrare. Ci teniamo a chiarire che questo è un lavoro che dovranno fare le organizzazioni sindacali nell’interesse dei lavoratori, in sinergia con il Mise e le istituzioni territoriali coinvolte”. Secondo i sindacati sarebbero quindi gli stessi fratelli Novelli, provocando i ritardi nella cessione del Gruppo, a far sì che i lavoratori non vengano pagati. “In più, a causa di questo ritardo nella cessione, – sostengono i sindacalisti – gli amministratori hanno reso noto che  non ci sono i soldi per pagare gli stipendi! Non è possibile che a pagare siano sempre i lavoratori!!! Ora è il momento delle scelte e tutti sono chiamati a fare la loro parte!”.

Noi – proseguono nella nota i sindacati di categoria – faremo la nostra, e per questo motivo, le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila indicono per lunedì 28 novembre alle ore 11.00 una manifestazione nazionale che si terrà a Terni, che vedrà la partecipazione di tutti i lavoratori dei siti attivi in Umbria, Lombardia e Lazio. Le modalità saranno rese note nelle prossime ore. Le organizzazioni sindacali chiedono anche di essere ricevute dalle istituzioni territoriali ai massimi vertici, insieme con i soci di Gruppo Novelli-Nuova Panem, per cercare di addivenire il prima possibile a una soluzione positiva della vicenda”.

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