La Giunta comunale di Norcia si aumenta l’indennità di carica per un anno. La decisione è stata presa durante la seduta del 23 maggio, in base al decreto legge sul terremoto emanato dal Governo Gentiloni (e convertito in legge a inizio aprile), che consente ai piccoli Comuni – quelli con popolazione inferiore ai 5mila abitanti che abbiano una zona rossa nel territorio comunale – di applicare per sindaco ed assessori l’indennità lorda che spetta ai Comuni che hanno dai 10mila ai 30mila abitanti.
E così ha deciso di fare la Giunta guidata da Nicola Alemanno, che gode già anche di altre misure economiche, come rimborsi benzina per gli amministratori che alloggiano fuori città per via del terremoto, ma non solo. Le indennità di funzione degli amministratori locali vengono infatti conteggiati sul numero di abitanti, con una chiara penalizzazione per quelli dei piccoli Comuni. Importi in alcuni casi irrisori, considerando che le cifre sulle tabelle sono lorde, soprattutto per vicesindaco ed assessori, che nei centri sotto ai 5mila abitanti percepiscono rispettivamente il 20% ed il 15% dell’indennità del primo cittadino.
Cosa dice la legge – L’articolo 9 bis del D.L. n.8 del 9 febbraio 2017, convertito nella Legge 45/2017, prevede infatti che “In deroga alle disposizioni di cui all’articolo 82 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e all’articolo 1, comma 136, della legge 7 aprile 2014, n. 56, al sindaco e agli assessori dei comuni di cui all’articolo 1, comma 1, del presente decreto con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, in cui sia stata individuata da un’ordinanza sindacale una ‘zona rossa’, è data facoltà di applicare l’indennità di funzione prevista dal regolamento di cui al decreto del Ministro dell’interno 4 aprile 2000, n. 119, per la classe di comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 30.000 abitanti, come rideterminata in base alle disposizioni di cui all’articolo 61, comma 10, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, per la durata di un anno dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, con oneri a carico del bilancio comunale“.
Gli importi a confronto – Considerando quindi che agli importi tabellari – lordi – previsti deve applicarsi una riduzione del 10% (come stabilito dalla Finanziaria 2006), l’indennità di funzione che spetta
- al sindaco di Norcia Nicola Alemanno è di 2.788,87 euro;
- quella del vice sindaco Pietro Luigi Altavilla di 1.533,88 euro, il 55% dell’importo che spetta al primo cittadino;
- per gli assessori lavoratori autonomi (Giuliano Boccanera e Manuela Brandimarte) 1.254,99 vale a dire il 45% dell’importo che spetta al sindaco;
- per gli assessori lavoratori dipendenti (Giuseppina Perla) 627,50 euro (importo dimezzato rispetto ai suoi colleghi).
Clicca qui per scaricare la delibera di Giunta. L’indennità prevista finora (stabilita dal DM 2000, a cui va tolto il 10%) era invece – stando a quanto abbiamo calcolato in base alle tabelle in vigore a livello nazionale, su cui sono previste lievi ritocchi in vari casi – per il sindaco di 2.170 euro (circa 1952 euro effettivi, sempre lordi, per la prevista riduzione del 10%), quella del vice sindaco pari al 20% dell’indennità del sindaco (434 euro, a cui togliere il 10%, quindi circa 390 euro) e per gli assessori il 15% dell’indennità del sindaco (325,50 euro, meno il 10%, quindi circa 292 euro), importo che ovviamente va dimezzato in caso di amministratori che sono lavoratori dipendenti (come nel caso dell’assessore Perla, la cui indennità, facendo un semplice calcolo matematico, finora era di nemmeno 150 euro, sempre lordi).
La carta di credito del sindaco – In seguito alla crisi sismica degli ultimi mesi, per affrontare il periodo di emergenza, sindaco ed assessori hanno approvato anche altri atti volti a semplificare la loro attività amministrativa. Come l’aumento dell’importo massimo che il primo cittadino può spendere con la carta di credito che ha in dotazione, importo passato da 3mila euro annui a 10mila euro mensili con la delibera di Giunta del 16 marzo (clicca qui per scaricare l’atto che aumenta il massimale). Spese ovviamente necessarie per iniziative istituzionali e che passano sotto il controllo del Servizio Economico Finanziario del Comune di Norcia e della Corte dei conti.
Rimborsi benzina per 11mila euro – Ma agli amministratori comunali, in base all’Ordinanza n°400 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile del 31.10.2016, spetta anche il rimborso delle spese di viaggio affrontate per raggiungere il Comune per chi è sfollato. Rimborso chilometrico di cui a Norcia hanno fatto richiesta due assessori, per un importo totale, da novembre ad aprile, di 11.255,22 euro. Non è dato al momento sapere se anche altri amministratori comunali abbiano richiesto i rimborsi chilometrici: all’albo pretorio del Comune di Norcia compaiono infatti le determine relative soltanto agli assessori Altavilla e Brandimarte (qui i rimborsi chiesti per il periodo novembre 2016 – gennaio 2017 e qui quelli per il periodo febbraio – aprile 2017).
Gli altri Comuni umbri con zone rosse – La possibilità di aumentare l’indennità di funzione, prevedendo quella per i Comuni dai 10mila abitanti in su, è prevista anche per Preci e Cascia, territori umbri nel cratere del terremoto che hanno al loro interno almeno una ‘zona rossa’. Secondo le informazioni disponibili all’albo pretorio dei due enti, comunque, al momento nessuna delle due amministrazioni comunali ha approvato atti in tal senso.
Norcia nel cuore all’attacco – Le decisioni prese dalla Giunta di Norcia guidata da Nicola Alemanno, però, sono finite nel mirino del gruppo di opposizione Norcia nel cuore, composto da Giampaolo Stefanelli e Lavinia D’Ottavio, che già nei giorni scorsi avevano contestato le scelte della maggioranza. Di seguito la loro nota.
CARA AMMINISTRAZIONE…AMMINISTRAZIONE CARA! Non avremmo mai creduto che amministrare durante il terremoto potesse diventare un’occasione di business! Questo ci verrebbe da dire guardando tre atti che sono stati pubblicati di recente nell’albo online del Comune di Norcia. Giuriamo che li abbiamo letti con gli occhi sbarrati e, man mano che li leggevamo, aumentava la nostra meraviglia, insieme al grande disappunto. Siccome, purtroppo, non sono in tanti coloro che leggono (o hanno la possibilità di leggere) l’albo comunale, ora che è accessibile solo attraverso internet, ci piace illustrare brevemente i contenuti dei tre atti. Il primo è la deliberazione n. 26 del 16/03/2016 con cui la giunta comunale delibera l’aumento dell’importo del massimale della carta di credito in uso al sindaco dalla somma di € 3.000,00 l’anno a quella di € 10.000,00 mensili. Come ogni deliberazione di giunta, anche questa ha le sue premesse che testualmente riportiamo “Visto che l’attuale disciplinare prevede che l’importo annuale in anticipo è pari ad € 3.000,00; considerato che il Sindaco ha partecipato verbalmente che le continue esigenze di utilizzo, soprattutto in questa fase di emergenza sismica, dove riunioni e convegni in varie parti d’Italia, si susseguono continuamente, fanno si che l’importo previsto risulta in diverse occasioni insufficiente…Determina, per i motivi in premessa esposti, di rettificare il regolamento per l’utilizzo della carta di credito, aumentando l’importo del massimale mensile ad € 10.000,00…”. Non nascondiamo che, ad una prima e veloce lettura dell’atto, avevamo capito che l’aumento fosse annuo e, seppur la cosa ci aveva lasciati interdetti, è stato rileggendo con attenzione il documento che lo stupore si è trasformato in sdegno. Come sia possibile che la giunta abbia potuto avallare tale richiesta non riusciamo veramente a comprenderlo; certo è, che il Sindaco annualmente può arrivare a spendere per “riunioni e convegni in varie parti d’Italia” fino ad € 120.000,00! Per chi avesse perso il vizio di trasformare gli euro in lire, si tratta di circa duecentoquarantamilioni delle vecchie lire. Non sappiamo quanti altri sindaci del cratere e non abbiano in uso una carta di credito con tale massimale, quello che secondo noi è certo è l’enormità della disponibilità che non può trovare alcuna giustificazione.
Il secondo atto è la delibera di giunta comunale n. 50 del 26/04/2017, attraverso al quale si riconosce al Sindaco ed agli assessori, in applicazione del disposto di cui all’art. 9 bis della legge n. 45 del 7 aprile 2017, di conversione del D.L. n. 8 del 9 febbraio 2017, l’adeguamento dell’indennità di funzione, da quella attualmente prevista a quella relativa alla classe di Comuni con popolazione compresa tra i 10.001 e 30.000 abitanti. Con successiva determinazione dell’area economica finanziaria n. 36 del 23/05/2017 vengono precisati gli adeguamenti e, sinceramente, non sono di poco conto (Alemanno € 2.788,87 – Altavilla € 1.533,87 – Boccanera e Brandimarte € 1.254,99 – Perla € 627,50). Una sola cosa in questa partita è certa, la norma richiamata nella delibera di giunta prevede la FACOLTA’ e non l’OBBLIGO per gli amministratori di adeguare l’indennità percepita. E se FACOLTA’ ha come proprio sinonimo POSSIBILITA’, allora le conclusioni a cui giungere sono presto fatte; anzichè decidere di non aumentarsi l’indennità i nostri amministratori hanno optato per la FACOLTA’! Il terzo atto è la determinazione del Responsabile dell’Area Economico Finanziaria n. 30 del 04/05/2017 con la quale (come se non bastasse quanto detto prima!), sulla scorta dell’ordinanza n. 400/2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede la possibilità di rimborsare agli amministratori dei territori colpiti dal sisma, la cui abitazione sia stata oggetto di ordinanza di sgombero, le spese di viaggio effettivamente sostenute per raggiungere il Comune dalla sede dove attualmente dimorano, ai fini della partecipazione alle sedute di Giunta, Consiglio oltre che per la presenza necessaria presso gli uffici per lo svolgimento della funzioni proprie o delegate. A prescindere dal fatto che detta determinazione fa emergere la grande disparità e il privilegio che si attribuisce all’assessore (retribuito) piuttosto che all’operaio, professionista o imprenditore (non retribuiti) che ogni giorno devono recarsi nel proprio posto di lavoro, c’è forse da far presente una cosa molto importante ai tanti cittadini terremotati che vivono in questo periodo in una condizione di estremo disagio e sofferenza, ovvero, che la norma alla quale ci si appella nell’atto per erogare a due assessori la bellezza di rispettivi € 3.203,99 ed € 2.515,70 prevede che il rimborso del viaggio spetti a prescindere dalla durata dell’impegno “istituzionale”; quindi, in buona sostanza, un assessore potrebbe presentarsi in Comune 5 minuti e, poi, il resto della giornata passarlo nel proprio posto abituale di lavoro (anch’esso, com’è giusto, retribuito) e ottenere, per ogni giorno, il rimborso del viaggio andata e ritorno.
Fatte queste brevi considerazioni ci viene da dire: “Ahi voglia i terremotati a lavorare nelle strutture di fortuna o nei container da loro stessi allestiti per racimolare tali somme!!!” Per carità, tutto sarà stato fatto nel rispetto scrupoloso delle leggi, con un’attenta, puntuale e tempestiva scelta dei tempi, ma questi tre “esempi” sono abbastanza sintomatici e rappresentativi di come funzionino le cose e come funzioneranno, ahinoi, nel prossimo futuro. Credo che non ci sia altro da dire; chi legge saprà, se vorrà, trarre le sue (credo amare) conclusioni!”
Gruppo Consiliare Norcia nel Cuore
Gianpaolo Stefanelli, Lavinia D’Ottavio