Solo 3 pediatri a tempo pieno ed uno a mezzo servizio attualmente operativi all’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto e se il reparto di Pediatria in questo modo è in estrema difficoltà, il rischio conseguente è addirittura quello di non poter tenere aperto il punto nascite.
E’ estremamente critica la situazione che si sta vivendo nell’ospedale spoletino, dove il bando per l’assunzione di pediatri di qualche settimana fa è andato deserto, mentre un altro successivo avrebbe visto la partecipazione di un pediatra in pensione. Attualmente il servizio viene garantito da quattro pediatri, di cui uno però che si divide anche con un altro nosocomio, praticamente la metà di quelli previsti. Per cercare di superare il problema, l’Usl Umbria 2 ha avviato una procedura per l’attivazione di contratti libero professionali “per lo svolgimento di turni di servizio di 6 o 12 ore”. Un avviso pubblico i cui termini per le domande si sono chiusi nei giorni scorsi ed al quale ci sarebbero state alcune risposte da parte di pediatri sembra di Roma. Ma il problema comunque rimane, essendo questa una soluzione tampone.
Vista la delicatissima situazione, nelle ultime ore è stata lanciata una petizione online sulla piattaforma Change.org dal titolo “Appello Urgente reparto di Pediatria Ospedale di Spoleto”. In due giorni sono state raggiunte già oltre 900 firme, che continuano a crescere di ora in ora.
“Quest’appello – viene spiegato – nasce dall’esigenza di capire le intenzioni della Regione Umbria e delle istituzioni locali preposte, in merito alle prospettive che si vogliono dare al reparto di Pediatria dell’Ospedale di Spoleto considerato che dalla situazione attuale, che molti neo-genitori hanno riscontrato, lo stesso reparto si trova in una insostenibile condizione di difficoltà nell’espletare le proprie funzioni per carenza di personale pediatrico. i sottoscritti cittadini CHIEDONO alla Regione Umbria e alle istituzioni locali preposte: una risposta urgente ed efficace alle esigenze del territorio spoletino che ha diritto ad avere un servizio adeguato alla salvaguardia della salute dei bambini presenti e futuri”.
Della questione si è fatto portavoce giovedì in consiglio comunale il consigliere Marco Trippetti, che ha ricordato come si tratta di una situazione di difficoltà generale a livello nazionale, ma che “nel nostro ospedale si è acuita con il licenziamento di una dottoressa nelle ultime settimane”. L’esponente di minoranza ha voluto quindi ringraziare i pediatri attualmente operativi al San Matteo degli Infermi “per lo spirito di abnegazione che stanno mostrando nel portare avanti il servizio h24, con turni di 12 ore. Sono ancora disponibili – ha spiegato – a turni massacranti, contravvenendo anche alla normativa europea sul riposo medico, ma io mi sento qui di lanciare un appello a tutte le figure mediche specializzate in pediatria, anche in quiescenza, perché possano dare una disponibilità a superare questo momento emergenziale e far sì che pediatria e punto nascite non rischino né una chiusura temporanea né definitiva”.
Sull’ospedale di Spoleto nelle ultime ore sarebbe emersa un’altra situazione di difficoltà, portata alla luce dalla consigliera Marina Morelli, presidente della Commissione sanità, quella degli operatori sociosanitari. “Il contratto con la cooperativa Il Cerchio – ci spiega la Morelli – è scaduto e la nuova cooperativa subentrante, secondo quanto mi è stato riferito, avrebbe proposto un inquadramento contrattuale più basso ai lavoratori da riassorbire, con una decurtazione degli stipendi che potrebbe portare vari di loro a non accettare. Se questo fosse vero si creerebbe un’altra situazione di difficoltà all’interno del San Matteo degli Infermi”.
Proprio viste le novità delle ultime ore, la stessa presidente della IV Commissione ha proposto ed ottenuto il rinvio della mozione a difesa dell’ospedale che si sarebbe dovuta discutere giovedì pomeriggio, in modo da poterla aggiornare con le nuove criticità emerse.
Intanto a difesa del nosocomio proseguono gli incontri promossi dallo Spoleto City Forum per sensibilizzare la cittadinanza sulla situazione: dopo l’incontro di ieri a Baiano, oggi sarà la volta di San Giacomo, mentre domani alle 18 l’incontro pubblico sarà al centro sociale di Passo Parenzi.