Ordine del giorno delle opposizioni: per il traffico ci sono soluzioni alternative | Dubbi anche tra esponenti della maggioranza
Nodino di Perugia, si allarga il fronte del “no”. I gruppi consiliari di opposizione Pd, Idee Persone Perugia, Rete civica Giubilei hanno depositato un ordine del giorno urgente nel quale lamentano la scarsa utilità, a fronte di un forte impatto sul territorio, del progetto e invitano la Giunta a trovare soluzioni alternative per risolvere il problema del traffico nell’imbuto che si crea nel tratto delle gallerie del Raccordo.
Così il Nodino di Perugia:
le simulazioni sul territorio
Un’azione che segue la risposta da parte della Giunta, ritenuta inadeguata, all’interrogazione che era stata discussa il 3 marzo.
L’ordine del giorno delle opposizioni
“Ci siamo rivolti di nuovo all’Amministrazione comunale – spiegano i firmatari dell’ordine del giorno – per impegnare innanzitutto sindaco e Giunta a partecipare con il Consiglio i propri intendimenti riguardo al Nodino, ma soprattutto per valutare soluzioni alternative a un progetto fortemente impattante, che tra l’altro non risolverebbe i problemi di traffico se non in percentuale irrisoria (circa il 15%)”.
“Inoltre l’ipotizzata progettazione definitiva – proseguono le opposizioni – fa riferimento a un progetto preliminare di circa 20 anni fa e pertanto non può prescindere dagli indiscutibili e ovvi cambiamenti che le dinamiche di sviluppo e tutela hanno determinato in materia di flussi di traffico, salvaguardia ambientale e compatibilità tra costi e benefici”.
“Nodino? Molte alternative”
Pd, Idee Persone Perugia, Rete civica Giubilei ritengono infatti che le alternative percorribili volte a raggiungere l’obiettivo di diminuire il traffico nei tratti interessati possano essere molte. Come migliorare la viabilità provinciale ed interregionale intorno all’area perugina, sfruttare in maniera adeguata le sedi attuali, accanto a “una ricognizione nonché riorganizzazione/implementazione di un sistema pubblico dei trasporti che sia più efficiente ed efficace”.
Da qui la richiesta al sindaco e alla sua Giunta di farsi portavoce di soluzioni “che rispondano ai principi di sviluppo sostenibile e attuino una transizione ecologica autentica”, in linea con quanto richiesto dal piano Next Generation EU. E soprattutto quello di avviare quanto prima “un percorso partecipativo con i comitati, associazioni e i cittadini tutti, che attendono da troppo tempo risposte”.
Nodino, quei 7 km che dividono
territori e professionisti
Dubbi anche nella maggioranza
Intanto, in attesa di una chiara presa di posizione dell’Amministrazione comunale, anche tra esponenti di maggioranza a Perugia si inizia a dubitare sul progetto del Nodino, la cui ripresa era stata annunciata dall’assessore regionale leghista Enrico Melasecche. Un progetto sostenuto dal Ministero delle Infrastrutture (che ha autorizzato l’Anas a redigere il definitivo), in un’ottica che però sembra guardare più alla strozzatura lungo le direttrici nazionali (E45 e proseguimento verso Roma della Perugia – Ancona) che non al problema specifico del capoluogo umbro.