Tutto esaurito per l’esibizione dei Nobraino lo scorso sabato all’Urban. Prima notizia è che il cantante ha terminato il concerto; un Lorenzo Kruger in grande forma non ha deluso le aspettative di chi la scorsa estate a Montefalco lo aveva visto scomparire a metà concerto lasciando sul palco a suonare i componenti della band privi del proprio frontman. Stavolta pubblico in delirio, travolto dalla grande carica di tutti i componenti , in particolare del cantante che in più di un occasione si è gettato nella mischia per pogare con i fan senza mai smettere di cantare, come solo lui riesce a fare. Il grande rapporto tra Kruger e gli spettatori si è palesato altresì in ognuna delle occasioni in cui si è dato allo stage diving da qualsiasi sporgenza è riuscito ad arrampicarsi. Durante l’esibizione i Nobraino hanno proposto brani dall’ultimo album “Disco d’oro” di fresca uscita, da cui sono stati estratti i due singoli “Record del mondo” e “Film Muto”; a quest’ultima canzone un Kruger in versione romantica ha dichiarato di essere particolarmente affezionato. Non sono mancate durante il bis le rivisitazioni dei pezzi più famosi, tra cui “Bifolco” e l’immancabile “Giacca di Ernesto”. La band che non si può più chiamare emergente, si è ormai imposta all’attenzione del pubblico della generazione dei ventenni, non è disdegnata tuttavia dai trentenni. Molti tra i fortunati che hanno potuto assistere al live, al termine del concerto si saranno posti una domanda riferita al nome in cartellone: chi ha deciso che “Nobraino vuol dire stupido”?.
Il gruppo proseguirà il tour a Pompei, Bari e Bologna per poi toccare tutta l’Italia.
Fabio Muzzi