NIENTE FONDI PER LE CASE POPOLARI, VALUTARE I DANNI ECONOMICI PER LA CITTA' - Tuttoggi.info

NIENTE FONDI PER LE CASE POPOLARI, VALUTARE I DANNI ECONOMICI PER LA CITTA'

Redazione

NIENTE FONDI PER LE CASE POPOLARI, VALUTARE I DANNI ECONOMICI PER LA CITTA'

Mer, 21/11/2007 - 16:57

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Mentre è attesa per venerdì la discussione in Comune dei finanziamenti persi per la realizzazione di nuove case popolari, dopo che la polemica politica che è scaturita dalla vicenda ha assunto un carattere regionale, con l'incontro che si è svolto nella serata di ieri prima a Norcia e poi a Scheggino alla presenza del consigliere regionale Ada Urbani (Fi), ora in merito interviene anche il consigliere del Pd Giancarlo Cintioli. Il quale chiede di verificare se la scelta del sindaco di Norcia Nicola Alemanno di non edificare dieci alloggi di edilizia pubblica (a fronte del recupero di immobili nelle frazioni) ha danneggiato il territorio e l'economia di Norcia. Con un'interrogazione a risposta immediata (question time), il consigliere regionale Giancarlo Cintioli (Ds-l'Ulivio) chiede alla Giunta di “conoscere la fondatezza della scelta sostenuta dal sindaco Nicola Alemanno e di valutare se unatale volontà non abbia arrecato un grave danno economico e sociale alla città e al territorio nursino. Tesi, quest'ultima, sostenuta dal gruppo consiliare di minoranza, dalle forze di centro-sinistra e persino dall'ex vice-sindaco Alberto Canali”. “A Norcia – spiega Cintioli – l'emergenza abitativa è particolarmente forte. I prezzi delle abitazioni sono altissimi, scarseggiano le aree edificabili e ben 43 famiglie risultano essere in graduatoria per ottenere un alloggio popolare. In seguito ad una deliberazione della Giunta Regionale del 25 luglio 2006, il Comune di Norcia era stato inserito nel Poa (Programma operativo annuale) preliminare per la realizzazione di 10 alloggi da dare in locazione a canone sociale. L'inserimento nel Poa – aggiunge il consigliere Ds – era motivato dalla necessità di rispondere ad una emergenza abitativa, segnalata dallo stesso Comune di Norcia, rappresentata dai nuclei familiare che vivono ancora nellestrutture prefabbricate, allestite in occasione del sisma del 1979, e dichiarate non più idonee dalle autorità competenti”.”Stando agli atti pubblicati nel Bollettino ufficiale della Regione Umbria – si legge nell'interrogazione – l'Ater (Azienda territoriale per l'edilizia residenziale) della Provincia di Perugia ha presentato alla Regione le proposte di intervento da realizzare nei comuni individuati nel Poa preliminare “ad eccezione del Comune di Norcia” che, volontariamente,stando alle dichiarazioni del sindaco Alemanno, ha rinunciato alla possibilità di realizzare gli alloggi popolari nel capoluogo preferendo recuperare abitazioni nelle frazioni, alcune delle quali in posizione estremamente disagiata. Le esternazioni del sindaco sono state contestate duramente dal gruppo di opposizione in consiglio comunale, dalle forze del centro-sinistra e persino da una parte della stessa maggioranza poiché le due ipotesi (realizzazione di alloggi nel capoluogo e recupero degli immobili nelle frazioni) non sono affatto in contrasto”. Il consigliere Cintioli “vuole vederci chiaro e sapere se la scelta dell'amministrazione nursina abbia creato nocumento alla città visto che la realizzazione degli alloggi popolari andrebbe a risolvere le conclamate criticità abitative”.


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