Nei parchi 300 kg di siringhe: anche i tossicodipendenti a raccoglierle

Nei parchi 300 kg di siringhe: anche i tossicodipendenti a raccoglierle

Redazione

Nei parchi 300 kg di siringhe: anche i tossicodipendenti a raccoglierle

Mar, 22/06/2021 - 08:05

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Degrado e pericoli nei parchi della droga: le richieste del Consiglio nell'ordine del giorno di Croce approvato a maggioranza

Droga, in un anno 300 kg di siringhe raccolte nei parchi, il Consiglio chiede che anche i tossicodipendenti partecipino alla raccolta. Insieme ad altre soluzioni per ridurre il pericoloso fenomeno.

Il Consiglio ha approvato con 13 voti a favore, 9 astenuti (maggioranza) e Mori ed un contrario (Ricci) l’Ordine del giorno presentato dal consigliere Fabrizio Croce del gruppo consiliare Idee Persone Perugia, su: “Soluzioni mirate in ottica di riduzione del danno per contenere i problemi provocati alla salute pubblica e le conseguenze sociali ed economiche per la comunità derivanti dall’abbandono di siringhe da parte degli utilizzatori di droghe pesanti”.

Lo scambio di siringhe

Da diversi anni a Perugia, sotto la supervisione della USL1, la UDS ed il CABS svolgono il cosiddetto Programma di Scambio Siringhe (NEP), grazie al quale un tossicodipendente può ottenere una siringa pulita in cambio di una usata, contribuendo così notevolmente ad abbassare il rischio di trasmissione di malattie.

I parchi della droga a Perugia

Dai dati rilevati dai Servizi risulta che le aree della città dove è maggiore la raccolta di siringhe abbandonate sono il Parco Chico Mendes (Madonna Alta/Cortonese), il Parco della Pescaia (Via XX Settembre/Fontivegge) e l’area verde di Via del Cortone (Corso Cavour/Centro). In generale nel Comune di Perugia si è raccolta una quantità di siringhe che passa dai 190kg. del 2016 ai quasi 300 kg. nel 2019, evidenziando un utilizzo crescente di droghe da iniezione.

Le soluzioni in altre città

Per rispondere a questo fenomeno, nel mondo si sta facendo ricorso a strumenti atti a contenere le conseguenze dell’abbandono in strada e nei parchi di aghi e siringhe con appositi raccoglitori speciali (simili a quelli per i farmaci scaduti o per le batterie) o con piccoli contenitori monouso. Altri istituti utilizzati sono le cosiddette borse lavoro e le macchine scambia-siringhe.

Raccoglitori per le siringhe

Alla luce di questo quadro generale, nel dispositivo si propone di impegnare l’Amministrazione a valutare l’adozione sperimentale di raccoglitori per aghi o siringhe, esclusivamente riservati all’uso dei soggetti dipendenti da droghe e degli addetti specializzati, in un numero congruo alla estensione del territorio cittadino ed al numero delle aree ritenute “sensibili”, debitamente segnalati e pubblicizzati, da realizzare in collaborazione tra il gestore della nettezza urbana e gli uffici tecnici per quanto concerne la scelta del materiale, della forma, del colore, della eventuale apposizione su di essi di informazioni di qualunque genere, individuando congiuntamente anche i relativi costi di produzione ed impianto; l’ubicazione dovrà essere attentamente studiata in maniera da risultare funzionale allo scopo, ma contemperando la destinazione naturale delle aree di uso pubblico quali aree verdi, parchi giochi, percorsi ciclopedonali, aree scolastiche e simili.

Tossicodipendenti impegnati nella raccolta

A promuovere con Gesenu nuovi patti di collaborazione con la partecipazione attiva delle persone tossicodipendenti, individuate e accompagnate dai Servizi di riduzione del danno e con la supervisione del S.E.R.T., da impegnare nelle attività di ricerca e raccolta delle siringhe usate abbandonate.

Nuova cartellonistica

Di provvedere in accordo con Gesenu a diffondere una cartellonistica informativa nelle aree e spazi pubblici, dove indicare i numeri telefonici per la segnalazione di siringhe abbandonate ai quali i cittadini si possono rivolgere; ad installare presso tali punti informativi dei marcatori convenzionali da utilizzare da parte dei cittadini per segnalare ed evidenziare la presenza di una siringa abbandonata nella attesa dell’intervento degli addetti specializzati.

Campagna di informazione

Di dare il via, contemporaneamente ad una nuova campagna di informazione e sensibilizzazione della popolazione e degli utenti sui rischi derivanti dall’uso delle droghe e dai comportamenti conseguenti, previo confronto con i principali attori delle politiche e dei “Programmi di prevenzione e di riduzione del danno” attuati nel territorio; la campagna informativa dovrà essere particolarmente rivolta ai giovani, alle famiglie, possibilmente con il coinvolgimento delle scuole elementari e medie.

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