“Da giugno sulle nostre imprese si abbatterà un aumento di pressione fiscale sempre più insostenibile. Con la nuova IMU sugli immobili produttivi l’incremento della tassazione aumenterà fino a raggiungere il 60% rispetto alla vecchia ICI (se i Comuni applicheranno, come è loro facoltà, sino al 10,6 per mille). Per ciascuna impresa ciò significa un aggravio di alcune migliaia di euro”. E’ l’allarme lanciato da Stelvio Gauzzi – Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – che sottolinea la necessità d’interventi per ridurre la pressione fiscale sulle imprese che nel 2014 si attesterà al 45%, “un fardello – sottolinea – che riduce la competitività delle nostre aziende e blocca le potenzialità di crescita dei nostri territori”.
“La Confartigianato, prosegue Gauzzi, giudica invece positivamente l’introduzione, nei principi di delega fiscale varati dal Governo, la rivisitazione degli adempimenti e la razionalizzazione dei regimi fiscali come pure la tassazione separata, su base opzionale, del reddito dell’impresa rispetto a quella dell’imprenditore. Ma la riforma fiscale non può e non deve portare ulteriori incrementi di pressione fiscale”.
La Confartigianato esprime delusione per il mancato inserimento nella delega fiscale della disposizione che demandava al Governo l’introduzione di procedure per destinare il maggior gettito derivante dalla lotta all’evasione alla riduzione della pressione fiscale. Secondo la Confartigianato il gettito strutturale derivante dalla lotta all’evasione e la riduzione della spesa pubblica frutto della spending review devono essere i capisaldi su cui iniziare un percorso di riduzione della pressione fiscale. Per quanto riguarda l’IMU la Confartigianato sollecita un’aliquota ridotta sugli immobili produttivi per tener conto del fatto che la nuova imposta non “ingloba” anche l’IRPEF, come inizialmente stabilito nelle prime bozze del decreto legislativo sul fisco municipale. Il tutto potrebbe essere ottenuto riducendo, ad esempio, la forte compartecipazione dello Stato al tributo.
“Inoltre – conclude Gauzzi – rischia di diventare molto difficile, se non impossibile, eseguire correttamente il versamento IMU a conguaglio del 16 dicembre 2012, perché l’aliquota effettiva d’imposizione verrà determinata con certezza, e sarà quindi conoscibile, solamente il 10 dicembre 2012, ossia pochissimi giorni prima della scadenza fissata. A cui si aggiungono le incertezze sul primo versamento in quanto la norma, a meno di due mesi dalla scadenza, è ancora oggetto di intervento da parte del Parlamento”.