Eliminare l’emendamento Puletti al Testo unico regionale per le foreste, la norma che da gennaio 2024 consente l’accesso con i mezzi a motore nella viabilità secondaria (sentieri e altro) dove non ci sono divieti espressi. Poi si provvederà alla tabellazione dei sentieri, così da eliminare quell’incertezza che aveva portato a numerosi contenziosi per le multe comminate a cacciatori, cercatori di funghi, pescatori ed a molte delle categorie – tra cui i motociclisti fuoristrada – che frequentano i boschi e le zone rurali della regione.
Questo l’intendimento della maggioranza in Regione. Coerentemente con quanto era stato annunciato dalle forze politiche di centrosinistra già quando erano all’opposizione nella precedente legislatura.
Un provvedimento che è stato più volte invocato dalle associazioni ambientaliste. Ma che è atteso con preoccupazione da categorie come appunto quella dei cacciatori e dei cercatori di funghi e tartufi, che temono si torni alle multe “arbitrarie”.
Manuela Puletti, che da consigliere regionale era stata la prima firmataria dell’emendamento che porta il suo nome, oggi a capo del dipartimento caccia della Lega, va all’attacco: “Si stringe ogni giorno di più il guinzaglio che le associazioni ambientaliste hanno messo alla Giunta Proietti sin dai tempi della campagna elettorale: ogni decisione presa da Palazzo Donini è un tripudio di gioia per certe categorie ed una costante vessazione per altre”.
Anche perché la scelta di abrogare l’emendamento Puletti segue le polemiche sulla gestione della parte finale della stagione venatoria: “Non bastava un’assurda chiusura anticipata della caccia a turdidi e beccacce – prosegue l’esponente della Lega – per rafforzare il patto d’acciaio tra ambientalisti e giunta Proietti, ma ora si preannuncia anche lo smantellamento dell’emendamento Puletti, tanto voluto da cacciatori, fuoristradisti, tartufai che ha visto il sostegno di tutte e sette le associazioni venatorie e di altri ‘mondi’ nella sua realizzazione e nella sua difesa. Quello che fu un emendamento di buon senso e che permetteva una chiara lettura normativa nel più banale dei principi, per cui se una strada di montagna è contrassegnata da un divieto è giusto non transitarla con i veicoli a motore ma se non c’è divieto ne diventa normale il passaggio, sta per essere abrogato. L’assurdità di questa decisione – evidenzia Puletti – oltre che nel merito visto che ad oltre un anno dalla sua applicazione non risultano devastazioni ed incidenti come avrebbero voluto gli ambientalisti, sta anche nel metodo poiché ad annunciare, fiero ed orgoglioso questa modifica non è stato l’assessore competente per materia Simona Meloni, ma addirittura l’assessore dei Verdi Barcaioli, che non ha alcuna competenza in materia se non quella di rappresentare in Giunta i nemici più accaniti dei cacciatori o dei fuoristradisti”.
“È evidente come questa nuova amministrazione sia tenuta sotto scacco da ambientalisti e animalisti e ne sia la chiara estensione politica. Ricordo – sottolinea Puletti – che il mio emendamento permetteva ai Comuni di richiedere, a titolo gratuito per gli stessi, tabelle segnaletiche da apporre in vari sentieri e mulattiere che ne avrebbero vietato l’accesso, ma solo 2 dei 92 comuni umbri ne hanno fatto richiesta, confermando il buon senso di questa modifica di legge e una sua interpretazione non più soggettiva, ma oggettiva. Diventa però sempre più chiaro ed evidente – conclude – quanto la Lega ha più volte annunciato ossia una evidente contrapposizione tra questa Giunta ormai schieratissima a fianco di coloro che l’hanno sostenuta in campagna elettorale e il mondo venatorio sempre più vessato e sbeffeggiato dai verdi, con il Pd e i grillini complici”.
(nella foto il confronto tra Puletti e il referente del Cai Angeli lo scorso anno in occasione della manifestazione di protesta degli ambientalisti)