MONTELEONE DI SPOLETO CELEBRA LE SUE TRADIZIONI RICORDANDO SAN NICOLA - Tuttoggi.info

MONTELEONE DI SPOLETO CELEBRA LE SUE TRADIZIONI RICORDANDO SAN NICOLA

Redazione

MONTELEONE DI SPOLETO CELEBRA LE SUE TRADIZIONI RICORDANDO SAN NICOLA

Ven, 05/12/2008 - 14:40

Condividi su:


Torna anche quest'anno, da oggi e fino al 9 dicembre, la manifestazione “Monteleone Qualità Plus”, che affronterà il tema “Tradizioni da vivere”.

Monteleone Qualità Plus 2008 vuole porre infatti quest'anno sotto la sua lente d'ingrandimento “le tradizioni”, considerate testimoni importanti per consegnare, e trasmettere alla modernità delle nuove generazioni le consuetudini, la ritualità, la mitologia, le leggende, i rituali, i gusti alimentari, la cultura locale, fattori che sono il tratto distintivo della memoria di eventi sociali, che connotano i valori di riferimento di un particolare contesto e gruppo sociale, sono il tratto distintivo non riproducibile nel contesto della globalizzazione e che determinano quel ricco segmento dell'economia chiamato soft-economy.

Dal 5 al 9 dicembre nello splendido borgo medievale di Monteleone di Spoleto, si potranno apprezzare, nella semplicità dei luoghi della consuetudine, la freschezza e la rinnovata generosità raccontata nei gesti della giornata dedicata a San Nicola, Patrono del Paese.

Racconta la leggenda che San Nicola passò per Monteleone all'incirca nel IV sec e vedendo la popolazione indigente ed i bambini affamati fece un miracolo e con abbondante farro sfamò tutta la popolazione. Da allora ogni anno, il 5 dicembre, nella canonica parrocchiale il Parroco cuoce una minestra di farro e la distribuisce a tutta la popolazione e a tutte le persone che si trovano a passare da li. In prima fila però ci sono gli scolari che accompagnati dalle maestre consumano il piatto di minestra di “Farro benedetto” e tra schiamazzi e allegria rinnovano il ricordo del miracolo. Il rituale, particolarissimo nel suo genere, sta ad affermare quanto il cereale del farro, simbolo di dono nel rito, sia indissolubilmente legato alla coltura agraria della zona di Monteleone di Spoleto tanto che gli abitanti vengono ancora oggi soprannominati Farrari de San Nicola o mangiafarre.

Il giorno 6 Festa solenne del Santo Patrono San Nicola , alla fine della Santa Messa si celebra in Chiesa il Consiglio Comunale. La cerimonia sta a ribadire che la collettività è unità e che tutte le scelte, pur nella separazione dei poteri (spirituale e temporale), sono condivise nella sacralità del luogo.In questa stessa giornata di festa e socialità alla sera tutti i Capi Famiglia si incontrano in una cena collettiva organizzata dal parroco del paese, il momento ha un grande valore solidaristico e nella convivialità e nell'informalità si rinnovano i principi della fratellanza. I diversi appuntamenti vedono nel pomeriggio del giorno 7 un ricco concerto della corale “Emma Vannozzi” di Monteleone accompagnata dalle corali di Ferentillo, Narni, Montefalco, Antrodoco, ed a tarda sera presso il Teatro Civico, Mario Pirovano interpreta “Lu santu Jullare Francesco” di Dario Fo .

Altra giornata rituale molto attesa è la notte tra il 9 e il 10 dicembre , quando a Monteleone, presso la piazza del mercato, ma anche nelle sue frazioni di Trivio, Ruscio, Rescia, si assiste ad un momento corale di forte suggestione, l'accensione del Fuoco della Venuta, per celebrare la leggenda della Traslazione della Santa Casa della Vergine da Nazareth nel 1294, allorquando i mussulmani occuparono la città e gli angeli rimossero dal suolo la costruzione e la trasferirono, in volo, fino a Recanati.I fuochi sono accesi da allora, per rischiarare le tenebre ed illuminare il cammino degli angeli. Si aspetta l'alba riscaldandosi intorno al focone alto oltre 5 metri e tra la banda del Paese che intrattiene con musiche e suoni allegri in aiuto vengono anche le pietanze offerte dal comitato locale ed il buon vino brule. Questo rito religioso si è sovrapposto al più antico rito pagano che nelle aree rurali vedeva il fuoco sconfiggere le tenebre ed augurare tempi buoni per il raccolto.

Mantenere le tradizioni significa mantenere una cultura che punta alle eccellenze, allo stile del vivere, alle cose autentiche, alla “Qualità” che diventata sapere connaturato alla storia di un paesaggio ed ad un territorio, significa che le valenze simboliche,i richiami all'immaginario,la creatività,la storia rendono un luogo capace di imprimere delle sensazioni e delle emozioni uniche sia in chi ci abita sia e in chi ci transita. Solo quel luogo può essere ciò, solo quel luogo può essere quello, solo esso può essere speso e non altri per evocare quel particolare sentire che tocca l'anima. Monteleone di Spoleto e le sue tradizioni sono tutto questo.


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!