Minorenni figli di immigrati: Un odg in Comune a Perugia propone la cittadinanza onoraria - Tuttoggi.info

Minorenni figli di immigrati: Un odg in Comune a Perugia propone la cittadinanza onoraria

Redazione

Minorenni figli di immigrati: Un odg in Comune a Perugia propone la cittadinanza onoraria

Mer, 05/12/2012 - 12:45

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La Commissione Cultura ha discusso ieri mattina l’Odg dei consiglieri Cardone, Zecca, Mearini, Catrana e Pampanelli su: “Concessione della cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia, figli di genitori stranieri residenti nel Comune di Perugia”. Poi il pasticcio. La maggioranza non ha garantito i numeri ed una mozione d’ordine del Pdl Giorgio Corrado è passata, spedendo tutto al segretario generale.

Per 18 anni sono italiani di fatto e non di diritto – Il documento illustrato da Stelvio Zecca (Idv) ricordava come a Perugia sono residenti 4898 ragazzi da 0 a 17 anni figli di genitori stranieri, corrispondenti al 3% del totale dei residenti a Perugia. “Tale rilevante numero di minori, in base alla attuale normativa (legge n. 91 del 1992), potrà acquistare la cittadinanza italiana soltanto al compimento del 18° anno di età – spiega Zecca – quindi per un lungo periodo sarà un gruppo di “Italiani di fatto e non di diritto”, con diritti limitati e identità sospesa”.

Esiste la proposta di legge nazionale – Gli istanti hanno evidenziato che è stata depositata in Parlamento nel giugno di quest’anno una proposta di legge di iniziativa popolare che chiede di concedere la cittadinanza italiana a tutti i bambini nati nel nostro Paese da genitori stranieri regolarmente residenti. Una modifica condivisa dagli istanti per uniformare l’attuale restrittiva legislazione nazionale alle normative europee ed alle richieste pervenute in tal senso dal Presidente Napolitano, dal Ministro Riccardi, dalla Cei, dall’Unicef Italia, nonchè da Anci e varie Associazioni con la campagna “l’Italia sono anch’io”.

Alcuni Comuni lo hanno già fatto – Ad oggi alcuni comuni italiani hanno già concesso la cittadinanza onoraria ai nati nel loro comune, da genitori immigrati regolarmente residenti, gli istanti hanno proposto il seguente dispositivo: “si condivide la scelta del Sindaco che, con delibera di Giunta 419/2011, impegna il Comune ad aderire alla campagna promossa dall’Unicef denominata “Io come tu”, con la quale si impegna a conferire, come atto simbolico, la cittadinanza onoraria a bambini nati nel territorio italiano esenti da procedimenti penali, figli di immigrati stranieri residenti a Perugia, quale auspicata premessa di un effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte della legislazione nazionale.

Le opinioni dei consiglieri – Corrado (Pdl) ha aperto il dibattito precisando che integrazione e cittadinanza sono due aspetti diversi. “L’integrazione non è un atto unilaterale, bensì bilaterale, perchè richiede la contemporanea volontà dello straniero di integrarsi e della società che deve integrarlo. Sotto questo profilo lo straniero deve condividere la lingua, la cultura e le leggi dello Stato in cui si trova, uniformandosi ai principi di base fissati nella Costituzione. Su questo aspetto sono molto favorevole, perchè credo che la nostra società debba essere aperta. Al contrario l’odg appare demagogico e strumentale, visto che sarebbe stato preferibile presentare un documento diverso, più concreto e rivolto a favorire la reale integrazione”. Varasano (Pdl) ha detto di non condividere minimamente l’atto per convinzioni personali, culturali ed ideologiche. Mearini (Pd) ha precisato che nessuno vuole costringere nessuno ad essere italiano, perchè nell’odg non si parla di alcuna forma di obbligatorietà.“Mi rattrista che ancora ci crediamo un popolo che, prima accoglie uomini e donne stranieri per interesse o necessità, ma poi afferma che questi soggetti devono integrarsi cancellando le proprie culture. Questo non sta scritto nella nostra costituzione”. Cozzari (Udc) ha detto di essere favorevole alla concessione della cittadinanza italiana agli immigrati di seconda generazione, ma anche, in presenza di alcuni elementi, agli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni. Capaldini(Pd), invece, ha manifestato appoggio per l’odg, perchè oggi come oggi non esiste una legge che consenta ai bambini, figli di stranieri, il riconoscimento della cittadinanza e, dunque, la proposta è un modo per richiamare l’attenzione su un tema fondamentale. Cardone (Idv) ha precisato che l’applicazione del solo ius sanguinis al giorno d’oggi non è più accettabile, perchè andrebbe integrata con lo ius soli e lo ius culturae. Perari (Pdl), nel ritenersi d’accordo con Mearini, ha chiarito che chi nasce in Italia ha diritto di ricevere la cittadinanza, perchè questo è un passo fondamentale verso l’integrazione.“Ma l‘odg non mi trova d’accordo perchè propone una soluzione non corretta. Sarebbe stato preferibile attivare una raccolta di firme affinchè si acceleri l’iter legislativo, piuttosto che concedere una cittadinanza onoraria, istituto che nel nostro paese può essere attivato solo per particolari meriti”. Secondo Mariuccini (Pd) l’odg ha il merito di “costruire un’ipotesi di forzatura ideologica” su una questione che in Italia oggi è priva di una doverosa legislazione.

Il rinvio al segretario generale – All’esito della discussione Corrado ha proposto una mozione d’ordine con la quale ha chiesto il rinvio della votazione al fine di sentire il Segretario Generale sui principi posti a fondamento della concessione della cittadinanza onoraria. La mozione d’ordine è stata accolta con 6 voti a favore (opposizione) e 5 contrari (maggioranza).

Dunque argomento rinviato alla prossima seduta.

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