METELLI E' NUOVO PRESIDENTE CONFINDUSTRIA FOLIGNO (Foto TuttOggi.info) - Tuttoggi.info

METELLI E' NUOVO PRESIDENTE CONFINDUSTRIA FOLIGNO (Foto TuttOggi.info)

Redazione

METELLI E' NUOVO PRESIDENTE CONFINDUSTRIA FOLIGNO (Foto TuttOggi.info)

Mer, 14/07/2010 - 14:25

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Si è riunita ieri, presso la sede di Palazzo Varini in Piazza Garibaldi, l’assemblea dei soci della Sezione Territoriale di Foligno di Confindustria Perugia per il rinnovo delle cariche associative. A Giampiero Bianconi, che ha appena concluso il suo secondo mandato alla guida della Sezione folignate, succede Giuseppe Metelli, già vicepresidente insieme a Basilio Santificetur durante i quattro anni di presidenza Bianconi.

Alla parte pubblica, che ha fatto seguito alla riunione, sono intervenuti il Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il Sindaco del Comune di Foligno, Nando Mismetti, il Presidente della Confindustria Perugia, Antonio Campanile, il Presidente uscente della Sezione Territoriale di Foligno, Giampiero Bianconi, e il neopresidente Giuseppe Metelli. Tra gli altri, c’erano anche l’ex Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, il Sindaco del Comune di Spello, Sandro Vitali, il Presidente dell’Ente Giostra della Quintana e fratello del neopresidente della Confindustria folignate, Domenico Metelli, e la Presidente di “Innamorati del Centro” Francesca Cascelli.

“Sono qui per festeggiare e concludere il mio secondo mandato”, ha debuttato, facendo gli onori di casa, Giampiero Bianconi. “Certo, ovvio dire che potevo fare di più, ma ho avuto un gruppo compatto e coeso che ha sempre partecipato numeroso, e il direttivo ha funzionato. A mio parere la ripresa c’è, ma è pericolosa perché sottovalutata. Non è la solita crisi e non sarà breve, ma chi resiste la supera. Dobbiamo salvare le fabbriche e la fiscalità non deve essere vessatoria. Il modello di sviluppo adottato forse è vecchio e superato, quello culturale abusato, e di quello finanziario ne stiamo pagando le conseguenze. Dobbiamo quindi riscoprire il valore delle risorse umane. Deve essere integrato il rapporto tra scuola e aziende, a cui dobbiamo dare delle indicazioni. Il problema è del futuro e per il futuro. Bisogna legarsi al territorio, collaborare e avere uno spirito di gruppo. La burocrazia è eccessiva e c’è bisogno di una esemplificazione: è colpa della politica o dei burocrati? Deve essere semplificata la vita aziendale, far sì che diventi sopportabile, e per chi volutamente sbaglia dovrà esserci una pena veloce ed esemplare. Non sono un pessimista, ma un ottimista informato. La realtà attuale dà grande preoccupazione ma dobbiamo operare per il bene comune. Quello che fanno al Nord non è detto che non sia possibile farlo anche al centro”. Il Sindaco Nando Mismetti ha tenuto a ringraziare il Presidente uscente ed il suo direttivo per i loro quattro anni. “Sono anni che c’è un percorso di condivisione ed un lavoro intenso” ha dichiarato Mismetti. “Certo, non abbiamo condiviso tutto, ma c’è stato il giusto equilibrio nel rispetto dei ruoli. Siamo stati tra i primi ad adottare il fondo anticrisi e con Giuseppe Metelli si andrà avanti sulla stessa scia ma dentro un percorso nuovo. In questo momento di crisi il programma elettorale deve essere riaggiornato sotto una nuova luce. Per il mese di Agosto ho deciso di convocare il comitato di discussione e confronto perché la città è di tutti, e tutti devono dare il proprio contributo. La manovra andrà valutata perché rimette in discussione le fondamenta delle città come le abbiamo conosciute. Foligno è uno scenario complicato e complesso, ma esistono alcuni elementi di fiducia, come quello delle infrastrutture. Abbiamo delle straordinarie opportunità. L’assetto industriale è stato colpito, ma abbiamo delle eccellenze tali e degli obiettivi strategici da guardare anche con fiducia al futuro. Siamo dentro la crisi, la situazione sociale è pesante e la manovra non mette niente sullo sviluppo, ma colpisce l’assetto pubblico in maniera draconiana. I tagli saranno orizzontali e per il 60% andranno a colpire gli enti pubblici. 500 euro graveranno sulle famiglie, con gli aumenti inevitabili delle tariffe del comune dovuti ai tagli alle regioni e alle province. E’ una manovra che non guarda al futuro e ha un corto respiro. L’intervento non è passeggero e ne viene messo in discussione l’assetto. I percorsi devono essere tali da sostenere lo sviluppo. Il lavoro sarà impegnativo, ma qui siamo abituati ad affrontare le emergenze, e nelle differenze lavoreremo con spirito e volontà”.

Il Presidente della Confindustria Perugia, Antonio Campanile, ha fatto dono a Giampiero Bianconi di una medaglia per la sua attività di volontariato: “mi occupo di volontariato in silenzio – ha detto – e non dimentichiamo questa attività. Tanta gente soffre senza alzare un dito”. “Hai dato un impulso molto importante alla sezione di Foligno” gli fa eco Campanile. “Quello di Giuseppe Metelli, al tuo contrario, sarà un mandato difficile che parte in salita. Spero che entro due anni ci saranno dei segnali di ripresa. In alcuni settori già ci sono, altri hanno risentito meno della crisi, altri ancora non vedono una via d’uscita, come l’edilizia, un settore molto volatile che non va sottovalutato. Con orgoglio riconosco che la Confindustria è un’associazione di categoria tra le più rappresentative e di riconosciuta importanza e fattivo impegno, basti vedere i risultati che la nostra industria porta al PIL dell’Umbria. Dobbiamo produrre ricchezza aprendola al territorio”. La parola è poi passata al neopresidente Giuseppe Metelli che ha tenuto a ringraziare tutti i colleghi per la fiducia e la stima. “C’è una grande vitalità e spirito di servizio” ha dichiarato “alle base c’è il principio della condivisione, di collegialità, di collaborazione. Fondamentale è la concentrazione ed il progettare insieme, in sinergia. Dovrò dare continuità a quanto già compiuto. Auguro a Catiuscia Marini, a Nando Mismetti e ai sindaci che si occupano dell’economia, di avere la durezza per migliorare la situazione. Auguro a tutti di proporsi e contribuire”.

A concludere l’assemblea, l’intervento del Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. “Ringrazio per l’invito e chi ha svolto il lavoro fino a adesso. Io non sono mai pessimista, nonostante la crisi abbia colpito e colpisce la nostra regione. L’Umbria deve ripensare e riattualizzare gli obiettivi e le priorità, fare delle modifiche sulla finanza pubblica a causa della crisi. Il lavoro più importante è quello di condivisione e codecisione. Dobbiamo infatti definire sin da subito alcune decisioni, e ci muoviamo in una regione capace di avere programmazione. Siamo infatti abituati a pensare e a sostenere con un’idea strategica. La fase di oggi segna una frattura. Dobbiamo rispettare i parametri di spesa pubblica. La nostra è una condizione “non strutturalmente problematica”. Non basta riattualizzare, servono degli strumenti di programmazione. Abbiamo moltiplicato le nostre entrate autonome e dobbiamo rispettare l’uso delle risorse pubbliche. Non discutiamo la quantità e la qualità della manovra, ma non deve essere fatta tutta sulle regioni. In questo momento dobbiamo lasciare aperti alcuni strumenti. Non si possono cancellare 40 milioni di euro tout court. L’ammontare si sostiene se si fa con equità e strategia. Dobbiamo tenere gli occhi attenti sulla grande impresa e sullo sviluppo regionale. Siamo una delle regioni che più ha saputo spendere i fondi Fas, che ora non possono andare solo per il Ponte sullo Stretto di Messina e per un po’ d’Alitalia. Devono tornare a disposizione in quota parte per le politiche di investimento e per le infrastrutture. Devono essere ridefinite le priorità e selezionare cosa consideriamo strategico per l’Umbria e per le imprese. E’ una fase difficile e complessa, dove non c’è chiarezza su quello che succederà a fine anno. Dobbiamo mantenerci autonomi fino alla fine del 2011 con quanto già stanziato. Riselezionare il piano di sviluppo rurale. Il -17% per le opere pubbliche è un dato che rischia di irrigidirsi e peggiorare. E’ una battaglia sull’Umbria sui nostri interessi, e noi faremo un pezzo della nostra parte. Alcune scelte diventano inevitabili, alcune risorse strutturali vanno riformate. Se c’è un’agenda delle riforme è in funzione della straordinarietà del momento che viviamo e il futuro sarà molto complesso. Dobbiamo fare una scelta e decidere che una serie di politiche e servizi non ci saranno più, selezionare le cose più indolori”.

La Sezione di Foligno di Confindustria Perugia conta circa 200 imprese associate con oltre 4 mila dipendenti. La nomina dei vicepresidenti avverrà ad opera del consiglio direttivo in tempi molto ristretti.

(Elisa Panetto)


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