La decisione della giunta di Perugia e il consiglio comunale fiume avevano in parte meso una pietra sopra alla faccenda delle mense scolastiche di Perugia. Oggi è poi arrivato il parere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) richiesto in merito alla possibilità di affidare la gestione del servizio mensa scolastica ad associazioni di volontariato.
Perugia, 70mila euro alla Santa Croce | Mense appaltate
L’Anac a riguardo ha dichiarato che vi è sì la possibilità di affidamento diretto alle Associazioni di volontariato di singoli servizi, “ma – si legge nel parere inviato– non può rappresentare lo strumento attraverso cui, di fatto, delegare alle associazioni di volontariato le funzioni proprie della stazione appaltante inerenti la gestione del servizio di mensa (nel caso di specie la selezione dei fornitori delle derrate alimentari) che, in una simile eventualità, finirebbe per essere effettivamente erogato da soggetti terzi, selezionati in violazione delle norme dell’evidenza pubblica”.
Nulla di fatto dunque, attraverso un papere che da di fatto maggiore manovra a quanto deciso dall’assessore Diego Dramane Waguè, il quale aveva comunque addotto ragioni diverse al cambio di strategia per le mense scolastiche stesse. C’è da aspettarsi infine che i genitori rimangano sul piede di guerra, dopo le manifestazioni degli ultimi mesi, e dopo aver promesso che non avrebbero pagato le rette scolastiche o che avrebbero ritirato i propri figli dal servizio mensa, ricorrendo se necessario al TAR. “Meglio il pranzo dai nonni”, avevano detto.