Punto di svolta nella questione dell’apertura della mensa universitaria di Medicina del polo perugino. Proprio oggi, durante la seduta del Senato Accademico con il magnifico rettore Moriconi e l’amministratore Adisu, Maurizio Adisu. La scelta, che ormai sembra definitva, è quella di riabilitare, in quattro mesi, la struttutura già presente, e non di crearne una nuova, impiegando così 8 o 9 mesi per la consegna.
Dall’Adisu si è dunque parlato di 4 mesi per riabilitare la struttura già presente va riattivata con gara d’appalto e per i lavori della struttura, 8 o 9 per una nuova, il tutto restante l’annoso problema della cessione del terreno.
Prontissima la risposta del Rettore Moriconi: l’amministrazione preparerà i documenti per la cessione del terreno entro domani mattina, così da avere la struttura pronta e attiva entro 4 mesi.
Soddisfazione da parte dell’Udu, il sindacato studentesco che ha portato in Senato il problema, organizzando, nei mesi precedenti, sit in di protesta e flash mob, perseguendo anche le vie più istituzionali. “Dopo mesi di pressione e di sensibilizzazione sul tema siamo riusciti come UdU Perugia a ottenere non solo una seduta di Senato Accademico con presenti sia il Rettore che l’Amministratore Unico dell’Adisu, ma siamo anche felici di poter dire che Adisu e Unipg sono riusciti a trovare un accordo su tempistiche e progetto. Come UdU Perugia siamo pienamente soddisfatti di aver finalmente ottenuto degli impegni ufficiali e condivisi tra Università e ADISU. Ancora una volta il duro e costante lavoro negli Organi di Rappresentanza è stato premiato, e gli studenti del Polo Sanitario potranno vedere l’epilogo di una questione che si protrae da troppo tempo, vedendosi riconosciuto il diritto ad avere un servizio mensa convenzionato e a prezzo agevolato in base alla situazione reddituale. La grande soddisfazioni comunicazioni ufficiali e formali, ma mai atti formali di comunicazione tra le due istituzioni. Ci sono risposte. Responsabilità nei confronti dei ragazzi. Questa mossa per la creazione della mensa convenzionata, si vuole riformare la fasciazione in base alle fasce del reddito. Più umane, si può fare sempre di meglio“.
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