Maxi furto in oleificio, carabinieri di Spoleto scoprono autori grazie a Facebook - Tuttoggi.info

Maxi furto in oleificio, carabinieri di Spoleto scoprono autori grazie a Facebook

Redazione

Maxi furto in oleificio, carabinieri di Spoleto scoprono autori grazie a Facebook

Sottratto olio per un valore di 300mila euro. I dettagli dell'operazione illustrati in una conferenza stampa al comando provinciale
Mer, 18/05/2016 - 11:17

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Una banda dedita ai furti all’interno di stabilimenti oleari è stata sgominata dai carabinieri della Compagnia di Spoleto e dai militari della stazione dei carabinieri di Campello sul Clitunno, dopo il colpo avvenuto un anno fa in un oleificio del comprensorio spoletino. Tre le persone, tutti autotrasportatori pugliesi, due 29enni e un 39enne, residenti in provincia di Brinidsi, denunciate perché ritenute gli autori del colpo dopo un’intensa attività d’indagine. In particolare utile è stato l’acume dei militari che sono riusciti a risalire ad uno di loro grazie a Facebook.

Il maxi furto si è verificato alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno nella notte tra il 21 ed il 22 aprile 2015. Ad essere sottratti ben mille quintali di olio lampante, del valore di 300mila euro. Subito le attenzioni dei militari dell’Arma, ed in particolar modo di quelli della stazione campellina, guidati dal luogotenente Sergio Olivieri, si sono focalizzate su un settore specifico, quello della compravendita di olio rubato, data la particolarità della merce portata via dall’oleificio. E grazie ad alcuni dettagli ed alle immagini di videosorveglianza dell’oleificio, all’analisi delle celle telefoniche, al gps delle autocisterne e del varco autostradale sulla A1, oltre che a Facebook, sono riusciti a chiudere il cerchio nei giorni scorsi su una banda composta da tre persone, tutte residenti nella provincia di Bridisi, raggiunte dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel loro comune di residenza. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina durante una conferenza stampa al Comando provinciale dei carabinieri alla presenza del colonnello Cosimo Fiore, del maggiore Carlo Sfacteria, del capitano Marco Belilli, del capitano Giulia Maggi e del luogotenente Sergio Olivieri.

I dettagli – I tre ladri, in base alle indagini dei carabinieri, sono riusciti a introdursi nell’oleifico intorno alla mezzanotte del 22 aprile, ricavando un varco all’interno della recinzione. Per l’esattezza le immagini delle telecamere di videosorveglianza  avevano ripreso prima un uomo a piedi e, alcuni minuti dopo, tre TIR con cisterna, di cui due con motrici di colore bianco e la terza di colore scuro che si introducevano, quella notte, all’interno della Umbria Olii International S.p.a. Il colpo sarebbe poi stato messo a segno nel giro di due ore.

Nella ricostruzione delle indagini, i carabinieri sono riusciti a risalire ai presunti autori del furto grazie alla presenza di alcuni particolari: prima di tutto la presenza, sulla motrice di una delle cisterne, di un disegno (come si può notare dalla foto).

cisterna furto umbria olii

Particolare che ha consentito agli investigatori di risalire al proprietario delle cisterne, titolare di una ditta di trasporti di Brindisi. L’uomo, insieme ad altri ‘colleghi’, si trovava in un’area di servizio, situata su un’arteria stradale di un ipotetico percorso compatibile con quello seguito dai ladri, proprio poco prima del furto. Altro particolare è legato al fatto che almeno uno dei tra autotrasportatori avesse avuto la possibilità di effettuare un sopralluogo nell’oleificio, già nei giorni precedenti al furto.
Da questi elementi, nascono poi gli spunti di indagine successiva: i carabinieri hanno analizzato in questi mesi foto e immagini profilo di Facebook e di altri social network, in particolare di persone della zona del brindisino. Ed è stato proprio questo uno dei ‘ganci’ più importanti: l’abbigliamento di uno degli autotrasportatori (nello specifico una maglia a righe bianche e verdi) ha insospettito i carabinieri. Il cerchio si è chiuso poi grazie all’analisi dei tabulati telefonici dei tre sospettati: i flussi telefonici in entrata e in uscita hanno confermato l’ipotesi investigativa inchiodando i tre autotrasportatori, la cui presenza è stata accertata a Campello sul Clitunno proprio nei pressi della Umbria Olii durante il furto. Commesso il colpo, gli autotrasportatori si sono diretti verso l’autostrada A1, come riscontrato dalle immagini del casello, per fare ritorno in Puglia.

Tra i tre, due di loro sono già conosciuti alle forze dell’ordine, per reati specifici. Erano infatti già finiti in manette, a maggio 2015 a Cerignola, per un furto simile commesso in Toscana, quando furono rubati da un’azienda di Livorno altri 25mila chili di olio. L’altro 29enne non ha invece precedenti. Per tutti e tre il P.M. ha chiesto e ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Spoleto tre misure cautelari dell’obbligo di dimora. Le indagini dei carabinieri si stanno ora indirizzando anche su un contesto più ampio, presupponendo i reati di contraffazione della merce e della frode alimentare. In particolare sembra che l’olio rubato fosse destinato al mercato non solo umbro, ma anche nazionale e internazionale (spagnolo per l’esattezza).

©Riproduzione riservata

Aggiornato ore 12.03

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