La richiesta di provvedimento dopo 35 casi di animali accalappiati dal Servizio veterinario e poi riconsegnati ai proprietari
Natale amaro e Feste rovinate per quattro dirigenti veterinari, un operatore tecnico di polizia veterinaria, un veterinario SISAC e un dipendente amministrativo del Servizio Veterinario Usl Umbria 2, i quali si sono visti recapitare dal proprio direttore U.O.C. Sanità Animale, Roberto Giannelli, la richiesta di avvio di un procedimento disciplinare per la mancata applicazione delle sanzioni amministrative a seguito dell’inserimento in Anagrafe canina dell’evento riconoscimento.
L’indagine interna partita lo scorso febbraio si è estesa fino al 2018 ed ha messo in evidenza che in 35 casi di cani accalappiati dal Servizio veterinario, e ricoverati al canile sanitario perché sprovvisti di microchip, successivamente riconsegnati ai proprietario, non sarebbero state irrogate le dovute sanzioni per omessa microchippatura.
L’indagine, fortemente sollecitata dal direttore del Dipartimento di Prevenzione Usl Umbria 2, dr. Serva, nonché presidente dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Terni, ha creato apprensione all’interno del Servizio di Sanità Animale, fino al trasferimento di alcuni dirigenti veterinari in Usl Umbria 1. Con conseguenti ripercussioni sul carico di lavoro di chi è rimasto in servizio. Anche con turni in pronta disponibilità nel week end della durata continuativa di oltre 40 ore.
Una vicenda destinata ad avere strascichi giudiziari. Perché se da un lato c’è la richiesta di avvio di un procedimento disciplinare per l’omessa sanzione alla vicina di casa di un dirigente veterinario, dall’altra c’è l’ipotesi di contestazione a un dirigente veterinario in ferie il giorno in cui il cane è stato restituito al proprietario, motivo, quest’ultimo, certamente di contestazione. Così come per la dipendente amministrativa, che non ha per contratto funzioni sanzionatorie.
Ma chi doveva controllare l’operato dei deferiti all’Ufficio Procedimenti Disciplinari? La risposta, sicuramente, arriverà dall’autorità giudiziaria, alla quale già sembrerebbe siano arrivati esposti sulle questioni interne al Servizio di Sanità Animale di Terni.