Un antico casolare umbro, immerso nella dolce collina umbra, tra uliveti e vigneti. Un luogo capace di trasmettere serenità. E lo hanno chiamato “Nuova alba”, perché vorrebbero che chi lo occuperà possa trovare lì l’occasione per ritrovare se stesso. È la nuova struttura residenziale per pazienti psichiatrici, inaugurata ad Agello, nel territorio comunale di Magione. Un luogo che avrebbe certamente affascinato Franco Basaglia, lo psichiatra noto per la legge che porta il suo nome e che sancì nel 1978, dopo anni di battaglie politiche e culturali, la chiusura degli “odiosi manicomi”, perché era convinto che soprattutto il luogo del “ricovero” di un paziente era fondamentale nel percorso terapeutico per vincere la malattia psichiatrica.
La “Nuova alba” l’hanno inaugurata, con una cerimonia festosa insieme ai pazienti che già vi risiedono, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il Cardinale Gualtiero Bassetti, il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, alla presenza di tutti i responsabili della cooperativa sociale “L’Agorà” – che la gestirà – e la famiglia di Emanuele Tondini che ha messo a disposizione l’immobile, ristrutturandolo e rendendolo funzionale al nuovo utilizzo.
Parole di grande riconoscenza per la realizzazione di questa struttura le ha rivolte a tutti i soggetti che vi hanno lavorato il Cardinale Bassetti che ha voluto sottolineare come “aiutare e salvare la vita di una persona significa salvare il mondo”. Di “scommessa” vinta e di “legittimo orgoglio” ha parlato il sindaco Chiodini: “grazie a questa nuova realtà – ha affermato Chiodini – potremo offrire al nostro territorio e non solo, servizi di grande qualità per coloro che hanno necessità di cure legate alla malattia psichiatrica. Questo grazie alla professionalità di tutto il personale di ‘Agorà’ e del servizio pubblico sanitario”.
“Strutture qualificate e di particolare pregio come queste – ha detto la presidente Marini – sono un elemento centrale nel percorso di cura e riabilitazione. E soprattutto consentono ai pazienti di essere più vicini ai loro luoghi di residenza ed alle loro famiglie. La ‘Nuova alba’ potrà contare non solo sulla cooperativa sociale che la gestirà, ma anche sulla grande professionalità del personale del nostro servizio sanitario”.
Per la presidente Marini, inoltre, “in sanità è sempre importante innovare servizi e modalità della cura per poter offrire ai pazienti, ed alle loro famiglie, una risposta di salute più adeguata ed efficiente. In questo caso, poi, è molto significativa anche la sinergia che si realizza tra territorio, servizio sanitario pubblico, cooperazione sociale e – ha concluso la presidente – mondo del volontariato”.