"Festival Nazioni sì, band tifernati no, provocazione o analfabetismo?", Neri al veleno - Tuttoggi.info

“Festival Nazioni sì, band tifernati no, provocazione o analfabetismo?”, Neri al veleno

Redazione

“Festival Nazioni sì, band tifernati no, provocazione o analfabetismo?”, Neri al veleno

Il Coordinatore di Castello Cambia polemizza sulla decisione dell'Amministrazione in occasione del lutto nazionale "Voglio sapere in base a quale criterio è stata presa questa delirante decisione"
Mer, 31/08/2016 - 16:13

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Non è proprio piaciuto alle forze di opposizione l’annullamento dei due concerti delle band tifernati GTO e Tiferno Blues Project, rinviati entrambi a causa del lutto nazionale per i terremotati a differenza di Festival delle Nazioni e altri eventi. Dopo le parole della Lega, infatti, ora è Luciano Neri del Coordinamento di Castello Cambia, responsabile dell’ ‘Osservatorio Beni Comuni’, a dire la sua:

Non si comprende se è per provocazione o per analfabetismo, o per tutte due le cose insieme, che sindaco e Amministrazione hanno cancellato in forma selettiva e unilaterale i concerti di GTO e Tiferno Blues Project. Tutto il resto della programmazione musicale è stato invece mantenuta. C’è in questa scelta una mancanza di rispetto del lavoro altrui. Ai GTO è stato comunicato dieci minuti prima dell’inizio del concerto il divieto di tenerlo. Chi ha preso questa delirante decisione e in base a quale criterio? Perché per nessuno degli altri eventi non è stato applicato lo stesso criterio? Non sarebbe stato meglio per rispettare il dolore e dare aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto utilizzando quelle occasioni per fornire informazioni, sensibilizzare e raccogliere fondi?

La provocazione di una burocrazia politico-amministrativa ormai diventata ‘idiocrazia’ – aggiunge Neri – si è ripetuta ieri sera con il concerto della Tiferno Blues Project. C’è malafede, pregiudizio e ignoranza dietro questa scelta. Gli ‘idiocrati’ pensano che il Folk-Rock dei GTO o le note della Tiferno Blues Festival siano musiche di un dio minore rispetto alla musica classica”.

Gli amministratori tifernati e i gestori del ‘Festival di Musica da Camera’ – conclude Neri – sono gli unici a contraddire il principio dell’evoluzione, riproducendo da 50 anni un identico ‘format’ ormai archeologico e culturalmente improduttivo. Tutto ciò che non si rigenera degenera è un principio che vale anche per il Festival delle Nazioni. Un evento che avrebbe altre possibilità, ma che non può più andare avanti con incolti lottizzati ed ex politici frustrati. Non bisogna realizzare non un evento simile a tanti altri, che si consuma in una settimana non lasciando traccia. Occorre costruire un progetto che duri tutto l’anno, che costruisca sensibilità culturale, crescita di coscienza e conoscenza, opportunità per i giovani e per incoraggiare l’accesso alla carriera musicale. I gestori del Festival di oggi non hanno innovato, hanno campato di rendita, e non rigenerandolo hanno determinato la degenerazione di un Festival che va ripensato nell’impostazione e rinnovato nella gestione”. 

Anche Roberto Colombo e Vincenzo Bucci, consiglieri comunali di Castello Cambia hanno annunciato che chiederanno spiegazioni formali e pubbliche per il prossimo Consiglio Comunale di lunedì 5 settembre. Eì infatti già stata depositata formale istanza per chiedere che, in sede di comunicazioni, come previsto dal regolamento, il sindaco informi il Consiglio, sui criteri adottati e sulle responsabilità di quanto accaduto.

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