Il volume di Raffello Pannacci, dottore di ricerca in Scienze storiche, assistant researcher e cultore di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Perugia
Quasi due anni di presenza sul posto, circa 250.000 uomini in campo, una delle peggiori sconfitte dell’esercito italiano, un’infinità di memorie di guerra pubblicate. Eppure, la campagna di Russia è ritenuta un teatro bellico eccentrico, è stata più volte definita “la guerra dei tedeschi” e resta tuttora un tema poco praticato dagli storici, in specie per quanto riguarda l’occupazione militare.
Questo il tema approfondito da Raffaello Pannacci – dottore di ricerca in Scienze storiche, assistant researcher e cultore di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Perugia. Ha dedicato diversi saggi su rivista alla presenza italiana in URSS durante la Seconda guerra mondiale – nel libro “L’occupazione italiana in URSS. La presenza fascista fra Russia e Ucraina (1941-1943)”, Carocci Editore.
Sulla base di fonti documentali ancora poco considerate, il volume fa luce su diversi aspetti della presenza italiana fra Russia e Ucraina nella Seconda guerra mondiale.