Sa.Mi.
E' stato identificato nel pomeriggio di ieri il giovane che la Polfer e la Questura cercavano da lunedì scorso e considerato l'autore dell'aggressione ai danni di Ivo Volpato, il corcianese di 68 anni, deceduto in ospedale dopo la lite.
L'accusato è del 1979 residente a Perugia da molti anni con la fidanzata, la stessa donna che era con lui al momento della lite. Sono entrambi laureati, lavoratori e senza alcun precedente con la giustizia. Non individui pericolosi insomma, che si sono detti sconvolti dalla notizia che l'anziano fosse morto. Hanno ammesso di essere loro la coppia ripresa nei video della stazione e hanno anche affermato di non aver avuto alcuna intenzione di sfuggire alla giustizia ma anzi, che se avessero saputo del fatto, si sarebbero loro stessi presentati in Questura.
Rintracciato – Gli agenti lo hanno raggiunto presso la sua abitazione, grazie a lunghe indagini che erano arrivate sino a Lecce e Frosinone. L’indagato ha subito ammesso di essere stato lui ad aver spinto al petto il Volpato, a seguito di una lite scaturita per le lungaggini della fila alla biglietteria. Si è anche mostrato sconvolto alla notizia che l'anziano fosse morto poche ore dopo il loro litigio a seguito di una grave emorragia interna.
I filmati e l'auto – Determinanti alle indagini sono stati sia i filmati delle telecamere interne alla stazione che quelle della video sorveglianza urbana. In quei frame infatti è rimasta impressa sia la scena del litigio che la spinta ricevuta dalla vittima. Non solo, infatti nel video si notava anche un'auto di colore rosso bordeaux allontanarsi dalla stazione, non ne risultava però visibile la targa. E' stato comunque utile partire dal presupposto che la coppia, che si allontanava da Fontivegge a bordo di quell'auto, poteva essere residente a Perugia. Infatti ieri quella stessa vettura dal colore ben identificabile è stata avvistata mentre parcheggiava in via del Macello.
Il racconto – Il ragazzo ha raccontato la sua versione dei fatti agli inquirenti, versione che presto e più particolareggiata dovrà riferire anche al pm Manuela Comodi, a cui fa capo il fascicolo per omicidio preterintenzionale. Per ora il perugino, incensurato, è stato denunciato a piede libero. Alla fidanzata invece non viene attribuita alcuna responsabilità penale. Il sospettato ha spiegato agli agenti di essere arrivato allo sportello di Fontivegge con la fidanzata per modificare dei biglietti e che dietro di loro il Volpato avrebbe iniziato a protestare. Ne sarebbe scaturito un diverbio “non sono io a ritardare le cose” avrebbe detto al corcianese, e poi la spinta.
Il malore – Dopo la lite il Volpato si era recato dagli agenti Polfer per raccontare di essere stato aggredito, aveva però rifiutato il soccorso degli agenti, ma poco dopo si era spontaneamente recato al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia per dei forti dolori al torace, probabilmente per l'emorragia interna e nella notte il decesso.
L'autopsia – E' stata la dottoressa Laura Paglicci Reattelli a stabilire, a seguito dell'autopsia, che il colpo ricevuto dalla vittima potrebbe essere stata una delle concause che hanno determinato lo shock emorragico e il conseguente decesso della vittima.
