L'isola dimenticata di Thyrus, il drago nel degrado - Tuttoggi.info

L’isola dimenticata di Thyrus, il drago nel degrado

Sara Cipriani

L’isola dimenticata di Thyrus, il drago nel degrado

Associazioni sollecitano il Comune per potersi prendere cura del giardino attorno al monumento. La richiesta di 7 mesi fa
Ven, 14/08/2015 - 11:52

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La lettera che pubblichiamo oggi fa seguito a quella sottoposta all’amministrazione comunale ben sette mesi fa: una proposta formale con la quale l’Associazione Garden Club di Terni chiedeva al Comune di poter stipulare un accordo al fine di farsi carico, a puro titolo di volontariato, della periodica potatura del verde che si trova nelle immediate della scultura del Thyrus.

La statua del drago, simbolo di Terni, è già da molto tempo nascosta dalla vegetazione rigogliosa dei giardini di Lungo Nera che non ne permettono la fruizione ai cittadini e ai turisti. Non solo una testimonianza fondamentale della storia cittadina, ma un gesto di riscoperta importante anche in appoggio alle varie azioni che dovrebbero essere messe in campo, proprio da Comune e società civile, in vista del secondo e definitivo step di valutazione della candidatura a Capitale Italiana della Cultura.

Alla voce dell’associazione Garden Club, si unisce oggi anche Italia Nostra. Di seguito il testo integrale:

“L’impegno delle associazioni c’è. La disponibilità pure. Nella città impegnata ad agguantare l’ambito titolo di Capitale italiana della Cultura va ricordato che per raggiungere tali obiettivi sia basilare partire dalla valorizzazione delle proprie radici e quindi della propria identità. Ed è anche per questo che s’intende dare un sostegno forte e proficuo alla valorizzazione di un bene culturale fortemente simbolico come quello del Thyrus che invece giace da troppi anni nel completo abbandono. Eppure, nonostante gli sforzi profusi da Italia Nostra per avviare un procedimento di valorizzazione della scultura e della fontana che la circonda – con tanto di individuazione e coinvolgimento mecenatizio di ASM Terni S.p.A. quale soggetto attuatore di un nuovo impianto idrico e di illuminazione artistica della stessa fontana –, non c’è stato nessun passo in avanti.

Colpa della burocrazia o dell’immobilismo? Sta di fatto che, vista la situazione di degrado dell’isolotto che fa da scenario al monumento, l’Associazione Garden Club, ha accolto con entusiasmo l’invito dell’assessorato alla Cultura ad adottare l’isolotto che circonda il Thyrus ed ha formulato la propria candidatura a tale scopo – condizione indispensabile anche per la migliore conservazione della statua – a titolo gratuito e continuativo. Spiace constatare che, ad oggi, a distanza di sette mesi circa, nessun cenno di risposta abbia fatto seguito a quella missiva firmata dalla Presidente dell’Associazione Garden Club Terni (cfr allegato) e consegnata all’Assessorato alla Cultura e ai Lavori Pubblici, con la quale si chiedeva all’amministrazione di metterla in condizione di poter operare su tale bene attraverso specifici accordi. E così il misterioso simbolo della città nel suo contesto altamente evocativo, appare e scompare nell’abbandono.

Un luogo del cuore per tanti ternani che attendono solo che i giardini di Lungonera – partendo proprio dal Thyrus – siano riqualificati con opportuni progetti tesi a valorizzare l’aspetto e le essenze esistenti come invece è avvenuto in altri parchi a cominciare da Cardeto interessato da opere a dir poco discutibili. Un luogo in cui le nuove generazioni possano conoscere la storia leggendaria di questo amato e temuto personaggio tratto dalla fantasia leggendaria della tradizione. L’amministrazione pubblica quindi si interessi hic et nunc della fontana del Thyrus, riprenda in mano il progetto di valorizzazione della stessa, coinvolga i soggetti che attendono solo un’opera di coordinamento, si avvii il restauro della scultura quattrocentesca già appaltato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (cfrhttp://www.fondazionecarit.it/attivita/appalti. ) e contestualmente si metta in condizione il soggetto mecenate di poter rinnovare l’impianto idraulico e sistemare la nuova illuminazione artistica della fontana. Si recuperino infine le risorse per mettere in opera i lavori di manutenzione della vasca – anche attraverso l’individuazione di un ulteriore sponsor – e della recinzione circostante (unici oneri a carico della proprietà). Un piccolo gesto di civiltà che vale molto, perché in ballo c’è l’identità di una comunità – dalle associazioni ai singoli cittadini – che chiede di essere ascoltata e messa nelle condizioni di collaborare fattivamente per il bene comune.

Laura Chiari Bartolocci | Presidente Associazione Garden Club Terni –Vice Presidente nazionale dell’UGAI

Giuseppe Cassio | Vice Presidente Italia Nostra Terni

La foto è presa dal blog dell’associazione Italia Nostra di Terni

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