LIRICO SPERIMENTALE: INTERVISTA A CARLO PALLESCHI DIRETTORE DI RIGOLETTO ( photogallery scena) - Tuttoggi.info

LIRICO SPERIMENTALE: INTERVISTA A CARLO PALLESCHI DIRETTORE DI RIGOLETTO ( photogallery scena)

Redazione

LIRICO SPERIMENTALE: INTERVISTA A CARLO PALLESCHI DIRETTORE DI RIGOLETTO ( photogallery scena)

Mer, 10/09/2008 - 18:36

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E' solare, appassionato. Si esprime come dirige, con una forza totalizzante, Carlo Palleschi Direttore del Rigoletto di Giuseppe Verdi per la regia di Marco Carniti che va in scena giovedì 11 settembre al Teatro Nuovo (ore 20.30) per la 62ma Stagione Lirica Sperimentale.Lo abbiamo incontrato al Teatro Nuovo, poco prima della prova generale dell'atteso Rigoletto che giovedì 11 alle 11.00 sarà presentato ai detenuti della Casa di reclusione di Spoleto in forma di concerto. Infatti i cantanti Felice Tenneriello, Emiliya Ivanova, Sabrina Bessi, Alejandro Escobar, Ilia Demikhovski, accompagnati al pianoforte da Andrea Mele proporranno brani tratti dal capolavoro verdiano.

Saranno presenti inoltre il direttore Caro Palleschi, il regista Marco Carniti, lo scenografo Carlo Centolavigna, la costumista Maria Filippi, per partecipare tutti insieme a questo grande evento.

Maestro, che significato ha per lei dirigere Verdi?

Per me Verdi è uno dei massimi autori del nostro melodramma. Mi piace il suo linguaggio romantico pieno di contrasti a volte violenti, di un' enorme potenza espressiva che abbraccia tutta la sfera dell'emotività umana. E' uno straordinario uomo di teatro: con lui la musica si trasforma in teatro e le situazioni teatrali si trasformano in musica. Quando ha composto Rigoletto, Verdi stava cercando nuove strade, nuovi percorsi che lui stesso definiva “posizioni drammatiche”. E la semplicità, quasi la scarnezza della sua musica è al tempo stesso la sua ricchezza.

In che senso pensa che la musica di Verdi sia scarna?

Verdi scrive la sua musica, ad esempio, in funzione della voce e del dramma, della vicenda. Ci sono parti in cui i cantanti con un semplice recitativo riescono ad esprimere un mondo di emozioni, si delineano già come personaggi. E poi in Verdi compare già l'idea del leitmotiv. La donna è mobile, per esempio, ha un effetto teatrale dirompente, è il meccanismo che alla fine dell'opera fa comprendere a Rigoletto il tragico errore.

In che maniera Verdi tratta i suoi personaggi?

Sicuramente c'è una loro lettura approfondita. Rigoletto ad esempio è un personaggio dai grandi conflitti, bifronte. Possiede due facce, una pubblica da buffone, l'altra da padre, E la musica esprime benissimo il contrasto. Nel duetto con Sparafucile adotta un'orchestrazione adeguata con effetti e colori particolari, che crea, in questo caso l'oscurità della notte, la complicità nel crimine.

Lei dirige senza partitura ?

Sì, lo facevo sin da ragazzo prendendo esempio da grandi maestri, come Toscanini. E' certo impegnativo, ma non impossibile. Bisogna studiare molto, e studiare a memoria significa anche approfondire, conoscere meglio ciò che si dirige.

Quali direttori ammira di più?

Sicuramente tra gli altri Arturo Toscanini per il suo rigore artistico e morale, quella pulizia cui ha sempre teso, togliendo tutti i malvezzi imposti dai cantanti. Per me è un modello anche Tullio Serafin, soprattutto per la sua musicalità.

La sua esperienza con il Teatro Lirico Sperimentale?

Io ho cominciato la mia carriera proprio con il Teatro Lirico, dove ho fatto la cosiddetta gavetta, iniziando come maestro collaboratore, poi maestro del coro e ora mi trovo qui! Quindi sono molto legato allo Sperimentale. Apprezzo molto l'attività del Lirico, è ammirevole questo impegno nella formazione dei giovani, le grandi opportunità che vengono loro offerte. Naturalmente se ci fossero più risorse economiche si potrebbe fare ancora tanto e di più.

Quali sono i suoi impegni futuri?

Ho in programma dei concerti sinfonici in Andalusia Spagna, la Bohème in Sicilia e la Tosca in Svizzera. E tanti altri impegni, ma voglio essere scaramantico…La sera dell'11 settembre, quindi andrà in scena la prima del Rigoletto, dopo l'anteprima straordinaria del 10. Al Teatro Nuovo alle ore 20.30 si esibiranno l'11 settembre per il Duca di Mantova Piero Pretti per Rigoletto Massimiliano Fichera per Gilda Desirée Migliaccio per Maddalena Nadia Pirazzini il Conte di Monterone sarà Giulio Boschetti, Marullo Ferruccio Finetti, Matteo Borsa Antonio Trippetti, il Conte di Ceprano Maurizio Cascianelli, la Contessa di Ceprano Elena Vigorito. La regia è di Marco Carniti le scene di Carlo Centolavigna, i costumi di Maria Filippi


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