Nei giorni 3, 4 e 5 maggio sarà possibile far visita all’area dell’Anfiteatro romano di Spoleto, ex Caserma Minervio. L’iniziativa, organizzata da Legambiente Circolo di Spoleto con il patrocinio del Comune di Spoleto, prevede visite guidate gratuite aperte alla cittadinanza della zona monumentale. Il punto di ritrovo è di fronte all’auditorium della Stella (piazza Garibaldi, al lato opposto della chiesa di San Gregorio), agli orari 11.00, 15.00 e 17.00, quando, accompagnati da esperti locali in storia dell’arte, si potrà riscoprire una splendida zona, dimenticata ormai quasi dimenticata, della città ducale. La settimana prossima, poi, toccherà alle scuole superiori, alcune delle quali hanno già confermato la propria adesione.
“Bellezza e futuro” – L’iniziativa si colloca nel quadro della campagna nazionale “Italia, bellezza, futuro”, nella quale Legambiente propone una legge nazionale che faccia della “bellezza” un fattore decisivo su cui costruire il futuro oltre la crisi (questo l’indirizzo internet di riferimento: http://www.legambiente.it/bellezza). In quest’ottica l’evento organizzato a Spoleto intende riportare l’attenzione sul complesso monumentale dell’ex Caserma Minervio, iniziando con la riscoperta del sito per poi chiamare a raccolta istituzioni, fondazioni, istituti bancari, associazioni, professionisti, cittadini, a ragionare e discutere insieme sul futuro dell’area.
Tutti possono contribuire – I responsabili del progetto, inoltre, creeranno anche un apposito sito internet dove collezionare e rendere fruibile la documentazione, gli studi e le immagini dell’area, con un forum nel quale chiunque possa intervenire, dal cittadino appassionato di arte e cultura all’architetto che magari ha pensato ad un progetto per riqualificare l’area.
Grande come un intero quartiere – A Spoleto, l’area detta dell’Anfiteatro corrisponde ad un intero quartiere a nord della città storica e a ridosso delle mura urbiche medievali nei pressi della sponda sinistra del torrente Tessino. Si forma sui resti dell’Anfiteatro Romano costruito fuori dalla cerchia delle prime mura umbro-romane nel II secolo dopo Cristo, di cui restano ampi tratti dell’ambulacro. Nel 545 fu adattato dai Goti in fortezza, in seguito smantellata per ricavarne materiali da costruzione per la Rocca Albornoziana. Nel Medioevo l’area dell’anfiteatro fu occupata dagli ex monasteri della Madonna della Stella e di San Gregorio Minore o del Palazzo, poi adibiti a usi militari (di recente dismessi), con due notevoli chiostri, uno ad archi ribassati in laterizio di età tardo-medievale, l’altro in forme tardo-cinquecentesche. La bella chiesa del Monastero della Stella, intitolata ai Ss. Stefano e Tommaso, è della fine del ‘700. Di più antica fondazione è la chiesa di S. Gregorio Minore o de Griptis, insediatasi nel XII secolo sulla cavea, rifatta nel XVIII.