A Gubbio le opposizioni in consiglio comunale non fermano la polemica e arrivano a chiedere le dimissioni del sindaco Diego Guerrini, dopo la dichiarazione di quest'ultimo di volersi candidare al Parlamento. Fatto per cui il primo cittadino eugubino avrebbe chiesto la deroga. Ma le minoranze non ci stanno, e durante la conferenza stampa di sabato chiedono in coro il ritiro di Guerrini, insieme al corpo della maggioranza che lo sostiene. Antonella Stocchi, Carlo Pierotti, Lucio Lupini, Luigi Girlanda, Graziano Cappannelli, Lucio Panfili sono i firmatari di un'azione congiunta. “La presentazione della deroga da parte del sindaco – dice Pierotti – è una cosa grave. Guerrini non può liquidare l’argomento dicendo ‘Sono affari miei’. Al riguardo ci sono tre ipotesi: o il sindaco intende utilizzare il ruolo che ricopre come trampolino di lancio per una futura carriera parlamentare, o ha presentato la deroga per questioni interne al Pd, oppure si è trattato semplicemente di una leggerezza. Indipendentemente da quale delle tre ipotesi sia quella giusta, il sindaco deve dimettersi dal proprio incarico. Abbiamo bisogno di un sindaco che sappia fare squadra”.
Lucio Lupini ha invece dichiarato: “Il motivo per cui abbiamo convocato questa conferenza stampa è la deroga presentata dal sindaco alla segreteria del Pd. Un comportamento esecrabile, soprattutto se si trattasse di questioni interne al Partito democratico. Quello che si avverte in città è la mancanza di una guida e della linea di indirizzo che ogni amministrazione dovrebbe garantire ai cittadini. Il territorio e la città sono lasciati al degrado, è una sensazione che si avverte. Che cosa si può fare? La legge concede molti poteri al sindaco e pochi al consiglio comunale. Tuttavia, le opposizioni continueranno ad essere vigili e attenti com’è avvenuto fino ad oggi. Ci anima un grande spirito di servizio verso la città di Gubbio”. Girlanda parla invece di “ennesima riprova della visione distorta della politica che ha il sindaco Guerrini. Si pensi alle parole con le quali Di Benedetto ha iniziato la propria lettera di dimissioni. Il consiglio comunale viene visto, talvolta, come un organo fastidioso. Il vero bene della città può passare solo attraverso le dimissioni del sindaco e il commissariamento dell’Ente”.
“Un fine corsa” per il sindaco Guerrini dichiarano le opposizioni. E incalzano anche parlando di “una Gubbio sporca, con i cassonnetti pieni di immondizia”, e ricordando quanto accaduto sullavicenda della Lumsa. “Le manutenzioni – ha dichiarato la Stocchi – non esistono più. Via del Teatro romano è al buio, mentre in via Mameli l’illuminazione pubblica è rimasta spenta per un mese intero. Altra vicenda emblematica è quella delle farmacie, il sindaco si è impegnato a presentare una proposta organica entro fine anno. La passata amministrazione ha lasciato un bilancio florido, prova ne siano gli 800 mila euro che verranno utilizzati per il mantenimento (all’interno del progetto Puc2) della farmacia comunale”.
La questione Presidenza – Le opposizioni durante la conferenza hanno poi parlato della questione riguardante la presidenza del consiglio comunale. “Una vicenda ormai esclusivamente politica” ha affermato Lucio Panfili, “troppo sbilanciata a foavore della maggioranza”. E c'è chi come Graziano Cappannelli paventa la possibilità di rivolgersi direttamente al Prefetto, data “l'illegittima elezione di Di Bacco e la revisione dei due vice presidenti del consiglio”.
Carlo Pierotti ha poi fatto la chiusa all'intera conferenza: “Questa squadra di governo aveva promesso rinnovamento e governabilità, ma il sindaco sta dimostrando di avere soltanto una grande tenacia, quella di rimanere immobile quando attorno a lui tutto si spacca. Qual è, al momento, il progetto della maggioranza per la città di Gubbio?”. (Ale. Chi.)
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