L’edificio sarà operativo entro la fine di gennaio. L’idea nasce da una convenzione firmata tra Umbria Mobilità e Comune per emergenza abitativa
La stazione ferroviaria, inutilizzata, di San Nicolò di Celle diventerà una “Casa di Emergenza Abitativa”, grazie alla volontà e l’impegno dell’amministrazione comunale derutese guidata dal sindaco Michele Toniaccini.
L’idea nasce da una convenzione firmata tra Umbria Mobilità e Comune per l’utilizzo della struttura come Casa Emergenza.
“Per la sistemazione dell’alloggio il comune ha impegnato dal proprio bilancio circa 30 mila euro – ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali Maria Canuti -, convinto che la Casa Emergenza sia una risposta concreta ed efficace all’emergenza abitativa: un disagio sociale che sta emergendo in maniera dirompente e coinvolgendo un numero di individui sempre maggiore.
Tali situazioni, spesso portano chi è coinvolto a non avere la forza o i mezzi per reagire, provocando effetti di stallo disfunzionali o azioni estreme controproducenti.
L’auspicio è che i cittadini che usufruiranno di questa struttura possano trovare in questo luogo sociale un punto di svolta da cui ripartire attraverso il potenziamento delle proprie risorse grazie ad azioni volte al reinserimento e all’inclusione sociale.
Questo è il primo progetto di cohousing (combinazione tra abitazione privata e condivisione di spazi e servizi comuni da parte di un gruppo limitato di nuclei famigliari) – conclude Canuti – a breve ne partirà un altro, fortemente voluto da tutta la Giunta, nella frazione di Casalina attraverso un convenzione con Caritas di Perugia che potrà ospitale fino a 12 soggetti in condizioni di difficoltà”.