La Serie B quest'anno è una A2 | Castori valuta il campionato VIDEO

La Serie B quest’anno è una A2 | Castori valuta il campionato VIDEO

Massimo Sbardella

La Serie B quest’anno è una A2 | Castori valuta il campionato VIDEO

Lun, 13/06/2022 - 13:12

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Il tecnico del Perugia: "Quest'anno è dura sul serio, ma una squadra che ha fame non deve spaventarsi"

Con la vittoria del Palermo contro il Padova nella finale playoff di C definite tutte e 20 le squadre per la prossima Serie B. Anche se resta ancora il nodo della possibile mancata iscrizione della Reggina (la domanda va depositata entro il 22 giugno).

Più di metà formazioni della nuova B hanno disputato almeno 10 campionati in Serie A. E soltanto tre (Cittadella, Cosenza e Sud Tirol) non hanno mai giocato nella massima serie. Ecco perché più che una Serie B è stata definita una A2.

La nuova Serie B

Ai nastri di partenza si presentano le tre formazioni retrocesse dalla A (Genoa, Cagliari e Venezia) e le quattro promosse dalla C (Modena, Bari, Palermo e Sud Tirol). Che andranno a fare compagnia ad altre squadre blasonate, come Parma, Brescia, Spal, Ascoli, Perugia, Como, Reggina (se arriverà in tempo l’acquirente), Pisa. Ed altri club ambiziosi, come Benevento, Frosinone e Ternana. Il Cosenza che ha centrato un’altra salvezza e il Cittadella che ormai è una certezza in B nonostante un budget molto ridotto.

Le pretendenti per la A

Come insegna l’esperienza del Parma nell’ultimo campionato, non sempre il blasone e soprattutto il budget a disposizione garantiscono i successi sul campo. Anche se alla fine, a salire in A sono state tre squadre date tra le favorite alla vigilia, sebbene non siano state rispettate le gerarchie dei bookmakers. Con i playoff che hanno visto le sorprese Ascoli e Perugia togliere i posti a Frosinone e Parma.

Certo, Genoa e Cagliari proveranno subito il ritorno in A dopo due retrocessioni che bruciano (e inaspettate, almeno per i sardi). E pure il Venezia già parte da un’ottima base per la serie cadetta. Il Parma vorrà non ripetere il flop dell’ultimo campionato. Brescia, Benevento e Pisa tenteranno di riprendere quel cammino interrotto ai playoff. A Bari e Palermo sognano il doppio balzo. Poi ci sono le ambizioni di Ternana e Frosinone, che quest’anno si sono fermate sulla soglia dei playoff. Il Como, che sul campo non ha finora espresso la potenzialità economica della proprietà. E il Perugia, che dopo l’immeritata sconfitta ai playoff, vuole confermarsi su alti livelli con Castori in panchina. E attenzione a Modena, Spal e Ascoli.

Ma questo sempre sulla carta. E senza sapere le formazioni che in estate i club riusciranno ad allestire. Consapevoli che qualcuna delle grandi, per forza, farà una stagione deludente.

Il giudizio di Castori

“Quest’anno è dura sul serio” commenta il tecnico del Perugia, Fabrizio Castori. Che ricorda il paracadute economico su cui possono contare Genoa, Cagliari e Venezia retrocesse dalla A. E le ambizioni delle promosse Modena e Bari. Squadre che “contribuiranno a creare un tasso tecnico più elevato rispetto al passato”.

Castori è però convinto che le squadre che dimostreranno di avere “fame e determinazione”, come vuole il suo Perugia, non dovranno temere di affrontare questi club. “La B la conosco, non bisogna lasciarsi ingannare dai nomi” dice il tecnico del Grifo. Che aggiunge: “Una squadra che ha fame non deve spaventarsi”. Perché nel calcio, avverte, “i soldi non sono tutto”.

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