L'A.S.D. VIS FOLIGNO CONTRO LA "SQUADRAMISTA" PER LA "PARTITA BIANCA" (Foto TuttOggi.info) - Tuttoggi.info

L'A.S.D. VIS FOLIGNO CONTRO LA “SQUADRAMISTA” PER LA “PARTITA BIANCA” (Foto TuttOggi.info)

Redazione

L'A.S.D. VIS FOLIGNO CONTRO LA “SQUADRAMISTA” PER LA “PARTITA BIANCA” (Foto TuttOggi.info)

Lun, 23/08/2010 - 17:10

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Non solo la Supercoppa Europea allo Stadio Louis II di Monaco di Monte Carlo tra Inter e Atlético Madrid. Venerdì 27 Agosto, alle ore 21, presso lo Stadio Santo Pietro di Foligno, si terrà infatti la “Partita Bianca, incontro di calcio uguale e pari”, match in notturna per giocatori con la stessa muta bianca e senza numero. L’evento è a ingresso gratuito e con l’occasione saranno raccolte delle offerte a favore della Fondazione Stefano Borgonovo onlus per la lotta alla sclerosi laterale amiotrofica. Promosso da A.S.D. Vis Foligno e associazione culturale VIAINDUSTRIAE, il progetto artistico a cura di Emanuele De Donno è di Gianni Piacentini, ha il supporto del Foligno Calcio e dell’associazione Casa dei Popoli ed è patrocinato dalla Provincia di Perugia, dal Comune di Foligno, dal Comitato Regionale Umbro e dalla FIGC – LND. Partner tecnico è Tre&23 Sport Style Snc.

L’A.S.D. Vis Foligno e la Squadramista (una rappresentativa delle squadre locali dilettantistiche di A.S.D. S. Eraclio, A.S.D. Profiamma e A.S.D. Athala Foligno) si affronteranno in una regolamentare partita di calcio di 90 minuti, fuori campionato, in una performance collettiva e una manifestazione sportiva in cui il singolo giocatore viene individuato in campo in quanto persona uguale a tutte le altre.

L’evento nasce dalla volontà di affrontare il tema scottante della violenza e del razzismo nei campi di calcio del dilettantismo e negli stadi del professionismo. Per questo, “Partita Bianca” destina la muta dell’evento a “Terza Maglia”, simbolo contro la violenza e la discriminazione nello sport. La maglia vestita durante l’evento diventerà infatti la “Terza Maglia” dell’A.S.D. Vis Foligno per il prossimo campionato della stagione agonistica 2010/2011, a testimonianza e diffusione del messaggio. Verranno applicati i numeri e nello spazio solitamente destinato allo sponsor una serie di frasi di non violenza nello sport. Per l’occasione, l’A.S.D. Vis Foligno e VIA INDUSTRIAE inviteranno giovani artisti e gli stessi calciatori a scrivere la propria frase di dialogo, che sarà selezionata da un’apposita giuria e verrà stampata e impressa nella muta bianca. L’ultima partita del campionato, la squadra dell’A.S.D. Vis Foligno donerà a sua volta la maglia alla società avversaria (nello specifico al Castelnuovo di Assisi) con l’auspicio che la stessa, l’anno successivo, voglia continuare il messaggio.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi presso la Sala della Corte del Palazzo Comunale, hanno partecipato il Presidente dell’A.S.D. Vis Foligno Fabrizio Ponti, il Presidente Onorario Don Marzio Melelli, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi, il Sindaco del Comune di Foligno Nando Mismetti, il segretario generale del CRU della FIGC – LND Valerio Branda, l’Artista Gianni Piacentini e Emanuele De Donno di VIAINDUSTRIAE.

A fare gli onori di casa è Fabrizio Ponti, che sceglie di iniziare il proprio intervento dalle origini del progetto: “E’ stato Emanuele De Donno, ex calciatore e ‘bomber triste’ dell’A.S.D. Vis Foligno, a lanciare l’idea della ‘Partita Bianca’. Inizialmente pensammo fosse peggiorato, ma poi l’idea ci è piaciuta molto nel suo messaggio di lotta alla violenza e al razzismo. E’ stata una gran fatica organizzare quest’evento proprio nel momento in cui si è presentata la necessità di ristrutturare il nostro organigramma sociale, ma ci abbiamo creduto fermamente e siamo pronti. E’ la prima volta e abbiamo bisogno di tutti”. VIAINDUSTRIAE, attraverso Emanuele De Donno, ha invece sottolineato come “in questo modo si tornerà a guardare la meccanica e la dinamica del calcio piuttosto che l’appartenenza ad una uniforme. Ricordo la suggestione di quando, da giocatore, presi parte ad una partita davvero molto cattiva. Ad un certo punto straripò il torrente che invase il campo. La calamità annullò quella cattiveria e accomunò tutto. Venerdì il campo sportivo sarà il palcoscenico per stare insieme con un’idea comune. L’effetto finale sarà quello dell’annientamento e della neutralità, dove il messaggio sarà unico e irripetibile e dove sarà più importante il gesto, solo e puro, che il numero e il colore della maglia. Si potrà apprezzare la situazione primitiva e la dinamica del calcio. E’ l’inizio del fair play tra le società”. Per Gianni Piacentini “in questo progetto tutto è apparentemente semplice. L’idea della maglia bianca è azzeccata e riconosceremo il calcio dalle direzioni, dalle silhouette, dalle tattiche e dalle traiettorie. E’ tutto monocromo perché deve vincere il rosa della pelle”. “E’ stato semplicissimo aderire a questa iniziativa” interviene Valerio Branda della FIGC. “E’ importante che ci siano queste manifestazioni anche perché i genitori sono i primi a dover capire che i giocatori sono tutti uguali. Nei bambini questo è già insito, accolgono tutti”. E’ stato facile dire di sì anche per l’Assessore Donatella Porzi: “lo sport è educazione e crescita. Qui si annullano le distinzioni numeriche e si porta in primo piano il linguaggio gestuale. La prospettiva è dunque diversa e ci sarò per vedere gli attori in campo, come la nascita di una nuova cultura dello sport. E’ un momento per riflettere proprio all’inizio dei vari campionati di calcio”. Anche Don Marzio Melelli, nonostante fosse inizialmente restio a pronunciarsi, ha arricchito la conferenza col suo intervento: “è da 47 anni che sono vicino alla mia creatura ed ho cercato sempre di smorzare l’egoismo e non creare forme di razzismo. Approvo in pieno questa partita e spero che la battaglia venga portata avanti. Sono stato il primo a lanciare il sassolino contro la bestemmia e si sta vincendo contro la maleducazione e il razzismo. Se dalla Vis sento che partono delle bestemmie me ne vado”. A chiudere c’è il Sindaco Mismetti: “sono tra i primi fondatori della VIS. Il legame è dunque profondo, e posso dire che più che una scuola di calcio è una grande scuola di vita. Sono contento e mi dà grande soddisfazione per quest’evento così importante, grazie al quale, da Foligno, parte il segnale di sport come vita e rispetto verso gli altri. Non è dunque un caso che provenga dalla Vis che ha grandi valori e deve rimanere ancora oggi un patrimonio. Il progetto educativo non deve cadere col fischio dell’arbitro, e voglio dirlo, mi candido a dare il calcio d’inizio”.

La diretta, dunque, non sarà su Rai Uno, ma allo stadio Santo Pietro.

(Elisa Panetto)


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