LA REGIONE APPROVA IL DOCUMENTO ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE 2011-2013 - Tuttoggi.info

LA REGIONE APPROVA IL DOCUMENTO ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE 2011-2013

Redazione

LA REGIONE APPROVA IL DOCUMENTO ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE 2011-2013

Mar, 22/02/2011 - 18:52

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(Fda)- E' stato approvato stamattina, dopo un giorno e mezzo di discussione in consiglio regionale, il primo Documento annuale di programmazione (Dap) regionale, da quando a tenere le redini dell'Umbria è in carica la giunta Marini.Il documento -una sorta di finanziaria regionale, che individua tutte le principali linee di intervento e traccia gli indirizzi di bilancio per il periodo 2011-2013- ha incassato 20 voti favorevoli dai consiglieri appartenenti alla coalizione di maggioranza e 10 contrari dai partiti dell'opposizione.

Il nuovo Dap è stato introdotto oggi da un discorso della presidente della regione Catiuscia Marini, che ne ha illustrato le principali intenzioni: “Individuando le linee di azioni strategiche e le priorità di azione annuale, il Dap tende a configurare il contesto all'interno del quale verranno assunte le decisioni di questa giunta”, ha detto la Marini, che ha sottolineato nel suo lungo intervento come il documento abbia dovuto far fronte ai pesanti tagli dei fondi di provenienza governativa, dovuti a un federalismo “dell'abbandono” che mira a delegare funzioni agli enti locali senza però sostenerli con i necessari fondi.

Il documento approvato stamattina parte dalla considerazione del momento di debole ripresa post crisi in cui l'Umbria, insieme a tutto il resto d'Italia, si trova attualmente. Da questo punto di partenza, il progetto individua i temi che saranno al centro dell'azione della regione per il rilancio, che, almeno nelle intenzioni, ruotano intorno ai concetti di “economia della conoscenza” e “green economy”.

“Il tema della crescita è il tema centrale per noi così come lo è per l'Italia”, ha detto la Marini, “sia sul versante delle imprese, sia sul versante del lavoro”.

Secondo la lettura della giunta regionale, che ha redatto il Dap, il futuro dell'Umbria si dovrà basare sulla filiera “turismo, ambiente e cultura”, dando spazio alle energie verdi, al tessuto delle piccole e medie imprese, protagoniste dell'attuale timida ripresa dell'economia, al mercato del lavoro e della formazione, alla qualità ambientale, al welfare, in particolare in termini di salute e inclusione sociale. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il nuovo Dap annovera tra i suoi obbiettivi quello di sostenere l'istruzione e la formazione al lavoro qualificato, anche “facendosi carico delle risorse finanziarie per far fronte ai tagli” nazionali, che hanno colpito il mondo universitario.

Dove invece la regione cercherà di andare a far cassa sarà in alcuni settori come la sanità, riducendo la spesa farmaceutica e cercando di riattirare negli ospedali umbri tutti i cittadini che decidono di andarsi a curare in altre regioni, o grazie alla semplificazione amministrativa, “orientata soprattutto ad attuare la riduzione del 25 per cento degli oneri della burocrazia e della pubblica amministrazione”. Non c'è traccia invece nel documento, come richiesto da molte parti all'opposizione, di politiche per reperire fondi dagli imponenti possedimenti demaniali dell'ente.

SANITA', RIFIUTI E MOBILITA' Sempre in tema di sanità, il Dap approvato oggi identifica poi tra i suoi obbiettivi l'attuazione dei progetti per la rete ospedaliera regionale, ovvero il finanziamento per la costruzione dell'ospedale unico del Trasimeno -per il quale sono stati stanziati già 17 milioni- e di quello di Narni-Amelia.

Sul tema rifiuti, centrale nell'attività della regione di quest'anno, il Dap di fatto si rifà al Piano regionale già in vigore, auspicando l'aumento della raccolta differenziata e il completamento di “impianti per la fase finale del ciclo” -ovvero gli inceneritori- con degli obbiettivi temporali fissati già a partire dall'anno in corso.

Su mobilità e infrastrutture, poi, il progetto approvato indica le priorità dell'intervento regionale. “Abbiamo individuato in modo particolare la questione del nodo di Perugia, una nostra priorità di legislatura, ma anche regionale”, ha spiegato la Marini, citando poi la realizzazione delle opere della quadrilatero, uno stralcio dei lavori sulla linea ferroviaria Terni-Spoleto (con un finanziamento che la regione sta aspettando), e la “velocizzazione della linea Foligno-Perugia-Terontola, che rappresenta l'infrastruttura prevalente dei collegamenti con l'Alta Velocità”.

MAGGIORANZA STIRATA Alla fine il documento è stato votato da tutta la maggioranza del consiglio regionale in modo compatto, ma il cammino de Dap fino ad oggi è stato quantomeno tortuoso. Tra gennaio e febbraio, i gruppi consiliari Idv e Psi hanno organizzato una conferenza stampa ciascuno, presentando una sfilza di emendamenti che rendesse il documento più simile ai rispettivi programmi.

“Dopo un giorno e mezzo che ne parliamo, è ormai chiaro a tutti che questo testo nasce da una maggioranza stirata, dove ognuno tenta di tirare dalla propria parte il documento”, ha commentato dura il capogruppo Udc Sandra Monacelli, secondo cui in questo modo il testo scaturito è “un'opera debole e dalle idee confuse”.

“Una coalizione è una coalizione”, ha risposto la Marini, a margine del consiglio. “Sono stati recepiti gli emendamenti, che non modificano in sostanza le linee programmatiche del documento”.


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