La nuova galleria che collega la Valnerina a Terni est, intitolata a "Libero Liberati" - Tuttoggi.info

La nuova galleria che collega la Valnerina a Terni est, intitolata a “Libero Liberati”

Redazione

La nuova galleria che collega la Valnerina a Terni est, intitolata a “Libero Liberati”

Mar, 02/08/2011 - 18:10

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In occasione dell'inaugurazione della galleria “Libero Liberati” il consigliere della prima circoscrizione Terni Est, Claudio Pace, ha illustrato così le sue proposte in vista del 5 marzo 2012, data del cinquantesimo anniversario della morte di Libero Liberati: “Se ne è parlato poco ma una delle due nuove gallerie, inaugurate la scorsa settimana, che collegano la Valnerina allo svincolo di Terni Est è stata alla fine dedicata a Libero Liberati che in quella località quasi cinquant’anni fa, il cinque Marzo del 1962, perse la propria vita a seguito di un incidente avvenuto con la sua moto. Una galleria dove sono stati posti dei limiti di velocità adeguati alla pericolosità che derivano dalla sua pendenza e dalla sua struttura curvilinea. Mons Roberto Bizzarri, delegato dal vescovo Paglia, per la benedizione dell’opera, suscitando le simpatie di tutti i presenti ha fatto giurare ad un bambino che da grande avrebbe percorso quelle gallerie rispettando tutte le regole di sicurezza stradale indicate dal codice della strada, forse la messa in opera di un autovelox del tipo tutor renderebbe più efficace quel giuramento.
Ma tornando al personaggio a cui è stata dedicata la galleria, vale la pena di ricordare che Il dottore Alberto Freddi in una conferenza tenutasi non molto tempo fa a palazzo Gazzoli su Libero Liberati, ha descritto nei particolari il tipo di trauma che portò alla morte del cavaliere di acciaio domandandosi se con i progressi fatti dalla medicina oggi si sarebbe potuto salvare. Una domanda forse inutile ma che si spiega con l’affetto con cui quella generazione di giovani ternani seguiva le imprese funamboliche di Libero. Ma le riflessioni del prof. Freddi hanno commosso tutti per il racconto di un oggetto molto particolare ritrovato nel casco del pilota: un santino di Santa Rita. Testimonianza questo di una persona che il successo e la celebrità non avevano intaccato minimamente nella sua semplicità e dignità di sportivo e di uomo, la cui memoria vive nel cuore di tutti i ternani e di tutti gli sportivi.
L’intestazione della galleria a Libero, non era proprio quella che il sottoscritto, con atto di indirizzo presentato al consiglio di circoscrizione e a mezzo stampa, aveva richiesto di denominare, bensì “il nuovo ponte sulla Valnerina”, ma è comunque un contributo per la quale va ringraziata l’Anas e sollecitata l’amministrazione locale perché faccia in modo che il cinquantesimo anniversario della morte di Libero, sia pure con semplicità, sia degnamente ricordato.
Ecco una serie di proposte che spero la giunta comunale prenda in considerazione, o ne faccia altre a suo piacimento e che mi riservo di presentare in consiglio di circoscrizione per un eventuale condivisione tramite un comune atto d’indirizzo:
1) Favorire l’organizzazione di qualche raduno da parte dei moto club della zona nei giorni precedenti l’anniversario;
2) Organizzare un evento artistico a scopo benefico nel ricordo di Libero presso lo Stadio Liberati il giorno precedente, domenica 4 Marzo 2012, con un invito rivolto ai vertici dello sport e ai campioni del motociclismo di oggi;
3) La celebrazione di una messa solenne in cattedrale, alla presenza di tutte le autorità cittadine e di ospiti illustri nel giorno anniversario della morte e solenne cerimonia di deposizione di una corona di fiori alla lapide di Libero;
4) La sistemazione dell’area di fronte alla lapide con un piccolo ma sicuro parcheggio che invogli la gente a scendere, specie i numerosi motociclisti che solcano la Valnerina, per fermarsi per un minuto di silenzio o per una preghiera davanti alla lapide e magari scattare una foto in suo ricordo;
5) Attrezzare, ove possibile, ma non molto lontano da Cervara una piccola mostra, con cimeli, foto e filmati delle imprese di Libero, con le indicazioni del percorso che portino ai suoi luoghi da piazza Valnerina, Cervara a Marmore, dove è incastonato un pezzo di una delle sue moto.
Quest’ultima proposta si inserirebbe molto bene nell’idea di un percorso pedonale ideale che vada dalla stazione ferroviaria alla stazione che prima di Cervara avrebbe come tappe le seguenti attrazioni: la pressa da dodicimila tonnellate, il santuario di sant’Antonio e dei protomartiri francescani, il museo della fabbrica d’armi, l’archivio fotografico storico della acciaierie.
La diga sul canale nerino e numerose altre opere idrauliche di archeologia industriale potrebbero completare questo percorso di sicuro interesse turistico se fosse realizzato e fatto conoscere anche attraverso la rete, in particolare la pagine istituzionali del comune e della provincia di Terni.


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