Dal 2019 il 14enne di Gubbio è ricoverato all'ospedale Salesi di Ancona, i genitori hanno lanciato una raccolta fondi per raccogliere risorse utili alle cure | In poche settimane sono stati raggiunti 20mila euro
Un medulloblastoma maligno al cervelletto metastatico midollare. Questa la diagnosi emersa nel 2019 all’ospedale di Branca sul piccolo Giovanni Bicchielli, 14enne di Gubbio che ancora oggi, dal “Salesi” di Ancona, lotta con tutte le sue forze contro la malattia.
Ad unirsi a questa battaglia, però, sono arrivate tantissime persone solidali, che hanno partecipato con grande cuore ad una raccolta fondi organizzata da mamma Pamela e papà Mauro, per cercare di raccogliere risorse utili alle cure del figlio. In nemmeno due settimane sono stati raggiunti oltre 20.600 euro, accumulati grazie a più di 450 donazioni (tra cui anche quella da ben 1000 euro dei ragazzi del Luna Park di Perugia).
Un’ondata di generosità da tutta l’Umbria e non solo che ha meravigliato gli stessi genitori, il cui obiettivo massimo era fissato di 10mila euro. “Stiamo facendo questa raccolta fondi per poter portare mio figlio all’estero per un consulto – ci ha spiegato mamma Pamela – e per poter poi intensificare fisioterapia extra e acquistare medicinali che non passa l’Asl. Io spero ancora nella scienza”.
E pensare che dopo 3 interventi chirurgici, 6 chemioterapie, 33 cicli di radioterapia cerebellare e spinale e 2 autotrapianti, nel 2020 Giovanni venne considerato guarito. Nel 2022, però, sono iniziati a ricomparire sintomi strani e, dopo una risonanza d’urgenza, gli è stato diagnosticato un postumo di radioterapia (radionecrosi), che gli ha comportato problemi neurologici, nel linguaggio e di deambulazione.
“Per questa patologia abbiamo iniziato 8 mesi di chemioterapia sperimentale che, tra alti e bassi, non ha portato a esiti sperati. Giovanni è sotto cure dal 2019 e dovremo proseguire non so ancora per quanto tempo, sapendo solo che non sarà un percorso breve e facile, sperando che si possa interrompere l’avanzare della radionecrosi che, se proseguisse, potrebbe portare anche alla morte”.
“Ora Giovanni – ha aggiunto Pamela – è in una fase delicata ma ci sta mettendo tutta la grinta di un giovane ragazzo che ha voglia di vivere la vita come tutti i suoi coetanei, anche se va avanti con fatica alterando giorni buoni ad altri peggiori. La comunità come sempre ha dimostrato amore e solidarietà immensi per mio figlio. Nessuno ci ha mai abbandonato. In tantissimi, in ogni campo, hanno dato il loro aiuto per Giovanni, a partire dalle associazioni di Branca e Torre Calzolari. Per questo spero davvero di cuore che qualche luminare dell’estero trovi una medicina specifica che possa aiutare mio figlio”. Per chiunque volesse contribuire alla raccolta fondi deve cliccare sul seguente link di gofundme.