La Biblioteca comunale di Foligno è stata intitolata a Dante Alighieri, il massimo poeta della lingua italiana. La decisione è stata voluta dall'Amministrazione comunale, che ha inteso valorizzare anche nella scelta del nome quella che considera una struttura culturale cittadina di grande prestigio. La cerimonia inaugurale, prevista per lo scorso 11 aprile e rinviata a causa del sisma che ha coinvolto l'Abruzzo, si è svolta oggi pomeriggio in Piazza del Grano, prima della conferenza programmata a Palazzo Trinci per il 537esimo anniversario della prima edizione a stampa della Divina Commedia. Di fronte a numerosi cittadini e frequentatori della biblioteca civica, a personalità illustri del mondo accademico nazionale, tra cui, il prorettore dell'Università di Perugia, Antonio Pieretti, il prof. Quirino Principe, docente all'Università di Roma ‘Tre', il prof. Italo Tomassoni, docente all'Università ‘La Sapienza' di Roma, alla presidente della Pro Foligno, Ambra Giardini Cenci e alla direttrice della Biblioteca comunale di Foligno, Rossana Landi, il sindaco ha pubblicamente scoperto la grande lapide marmorea posta sulla facciata del palazzo, sulla quale campeggia la riproduzione della prima e dell'ultima pagina della Divina Commedia, stampata a Foligno l'11 aprile del 1472 ed una imponente incisione, che recita BIBLIOTECA COMUNALE DANTE ALIGHIERI. Al complesso lavoro e alla successiva messa in opera della lapide hanno dato il loro contributo professionale gli arch. Luciano Piermarini e Giovanni Tonti, le imprese Idealstrade, Cei Costruzioni, Tardioli Arredamenti, Marmi Buono di Bastardo e Derby srl: tutti pubblicamente ringraziati dal sindaco. Previsto anche un busto bronzeo di Dante Alighieri, realizzato dall'artista Sergio Marini, che sarà presto collocato all'interno della struttura culturale. Dopo aver ricordato che la biblioteca di Foligno fu istituita a Palazzo Trinci da mons. Michele Faloci Pulignani il 4 novembre del 1946, Marini ha sottolineato come “l'attuale nuova sede venne coraggiosamente inaugurata dal sindaco Maurizio Salari il 29 novembre del 1997, proprio nel mezzo della crisi sismica umbro marchigiana”.Si tratta di una struttura che possiede un patrimonio librario di circa 125 mila volumi, con un fondo antico, ricco di manoscritti, incunaboli, cinquecentine, seicentine e libri rari del XVIII e XIX secolo. Luogo di incontro e di studio di numerosi giovani e meno giovani, la Biblioteca comunale ha fatto registrare per il 2008 un numero di frequenze di circa 100 mila unità. Marini ha quindi spiegato le motivazioni che hanno indotto il Comune di Foligno ad intitolare la Biblioteca civica al nome di Dante Alighieri. “La Divina Commedia – ha sottolineato il sindaco – grazie anche al contributo di artisti come Roberto Benigni, è oggi conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo per il suo grande valore letterario e poetico”. “Ma non tutti sanno – ha aggiunto Marini – che il capolavoro dantesco vide la luce proprio a Foligno nel 1472, grazie all'impresa tipografica del tedesco Giovanni Numeister, di Emiliano e Mariotto Orfini; dal punto di vista commerciale l'impresa fu fallimentare, anche se oggi le 32 copie originali esistenti al mondo hanno un valore ciascuna pari ad un milione di dollari”. “Ma dal punto di vista letterario – ha proseguito il sindaco di Foligno – la Divina Commedia e Dante hanno dato in ogni epoca un grande contributo culturale, etico e linguistico, ineguagliabili”. “Per questo – ha concluso Marini – come Amministrazione comunale ci è sembrato doveroso coniugare il nome di Dante Alighieri a quello della Biblioteca civica folignate, significando con ciò il valore che la nostra struttura libraria ha sempre avuto e sempre dovrà avere per la nostra comunità”.