Il Partito Democratico di Cannara apprende la notizia delle dimissioni di Francesca di Stefano dalla carica di Presidente degli IRRE con dispiacere e preoccupazione, ma comprendendone le ragioni e esprimendo la propria solidarietà, per una scelta sofferta e dolorosa, imposta dalla insostenibilità della situazione. Lo evidenzia il Pd in una nota.
“Francesca – spiega – ha svolto il suo ruolo di Presidente con dedizione, passione e generosità, senza alcun compenso o indennità. E’ stata presente tutti i giorni, a qualunque ora, disponibile e attenta; i cittadini lo sanno, gli utenti e tutti coloro che hanno avuto rapporti con l’Ente lo hanno verificato e i fatti lo dimostrano. Gli attestati di stima che si leggono in questi giorni ne sono un ulteriore conferma. Ha operato in maniera autenticamente disinteressata, avendo come unico scopo quello di far sviluppare l’Ente e di innalzare la qualità dei servizi, con grande senso di responsabilità e un impegno inossidabile dinanzi alle tante difficoltà che ha dovuto affrontare, dalla scarsità di risorse, all’ostracismo dell’Amministrazione, ad una campagna ideologica pretestuosa e delegittimante.
Il Partito Democratico – prosegue – esprime la propria gratitudine per l’ottimo lavoro svolto, ma soprattutto per la qualità umana con cui ha messo a disposizione della comunità il proprio impegno, in maniera trasparente, con equilibrio e umiltà, ma anche con competenza e coraggio, senza mai praticare l’invettiva e cadere nelle provocazioni strumentali e demagogiche.
Sindaco, per il bene degli IRRE e della comunità, piuttosto che attaccare – è l’appello che viene fatto al primo cittadino – avrebbe dovuto riconoscere e valutare con onestà le valenze positive dei sei anni di gestione della Presidente Francesca di Stefano. In questo modo avrebbe dimostrato il suo senso di responsabilità e il rispetto.
Vede signor Sindaco, le sembrerà strano, ma non tutte le persone nel loro impegno civico sono guidate da velleità politiche o mire carrieristiche. C’è ancora chi credendo profondamente nel bene comune e nella forza dell’impegno e della responsabilità civica è capace di provare sentimenti di grande delusione quando vede inesorabilmente prevalere l’insensatezza. Continuando così, l’interesse e le mire politiche rischiano di essere per lei signor Sindaco, oltre che un’ossessione, l’unico parametro di misura: di sé, degli altri e della vita”.