di Sante Coccia (*)

Ora che il consiglio di amministrazione degli istituti riuniti è completo nella sua composizione, credo siano maturi i tempi per riflettere su come ampliare il sistema di aiuti, materiali ed economici, fino oggi adottato dal Fusconi-Lonbrici-Renzi a sostegno delle generali politiche sociali della comunità nursina. L'attuale momento storico segnato dalla forte crisi economica internazionale, tutt'altro che esaurita come, invece, sostengono alcuni esponenti del Governo Berlusconi, mette in risalto qui a Norcia, due aspetti. Da una parte una rete di imprese a conduzione familiare, siano esse edili, artigiane o commerciali, che fanno fatica a far quadrare i conti anche per il sensibile calo delle presenze turistiche, o comunque di un turismo che poi spende sul territorio; dall'altra l'esistenza di in istituto a vocazione caritatevole, l'Ipab Fusconi-Lombrici-Renzi, che, grazie alla lungimiranza e competenza di scelte delle amministrazioni che lo hanno guidato e lo guidano ancora oggi, vanta una ricchezza patrimoniale ed economica importante. Alla luce dell'attuale congiuntura economica, quindi, ritengo doveroso che il consiglio di amministrazione dell'Ipab Fusconi-Lombrici-Renzi, valuti al proprio interno ogni ulteriore possibilità di aiuto alla comunità locale attraverso, magari, contributi mirati al Comune o ad altre pubbliche amministrazioni che vincolino l'impegno di tali somme al perseguimento degli scopi benefici e di assistenza sanciti dallo statuto dell'Istituto.

(*) Udc- Norcia