Si è svolto oggi, nella sede dell’Assessorato regionale allo Sviluppo economico e innovazione, un incontro sul tema dell’internazionalizzazione delle imprese. A confrontarsi con l’assessore Michele Fioroni, il direttore Luigi Rossetti e i dirigenti della Regione sono stati i dirigenti e i tecnici di Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Umbria Export e Sviluppumbria.
L’assessore Fioroni, nell’aprire i lavori, ha dichiarato che già da subito, nell’ambito della Programmazione attualmente in corso, “più risorse sono state investite dalla Regione nell’internazionalizzazione” aggiungendo che “a seguito della valutazione dei risultati prodotti dai precedenti strumenti istituzionali utilizzati, e in base a quanto dichiarato dalle associazioni di categoria, abbiamo aumentato sostanzialmente i fondi dedicati ai voucher, che da 800mila euro passeranno a 1,5 milioni di euro, ed alla partecipazione alle fiere, che da 900mila saranno portati a 2,2 milioni di euro, permettendo così il finanziamento delle pratiche del primo trimestre, già valutate ma non finanziate, riducendo invece quelli dedicati alle missioni, rivelatesi uno strumento poco efficace”.
Durante l’incontro, finalizzato a raccogliere le esigenze degli operatori economici del territorio, è emersa la comune volontà di sviluppo del settore dell’internazionalizzazione, ritenuto uno dei pilastri fondamentali per la crescita. Obiettivo della riunione è stato quello di individuare un percorso condiviso di sviluppo, con l’assessore Fioroni che ha fortemente voluto il confronto odierno, in un’ottica di ascolto delle esigenze delle imprese.
L’incontro è stato infatti finalizzato all’individuazione di piani sinergici di sviluppo rivolti ad un ampliamento dell’export umbro, focalizzando sia le aree geografiche sia i settori strategici che rappresentano occasioni di crescita per la regione.
Alla luce delle considerazioni emerse, l’assessore Fioroni ha quindi confermato “l’importanza di differenziare l’intervento della Regione, adattandolo alle concrete esigenze delle imprese, anche tramite l’efficientamento delle misure a disposizione e la velocizzazione delle procedure”.