Al suo posto sorgerà un nuovo plesso in gran parte finanziato con fondi Pnrr
Iniziata la demolizione della scuola dell’infanzia Pinocchio di Case Bruciate, finanziata dal Comune di Perugia per circa 330 mila euro, funzionale all’esecuzione dei lavori della nuova opera finanziata con fondi PNRR per 3 milioni di euro atti alla completa ricostruzione del nido. L’importo complessivo dei fondi PNRR per l’edilizia scolastica in carico al Comune di Perugia è di quasi 5 milioni che andranno a finanziare cinque interventi riguardanti i plessi scolastici di: Solfagnano, Cenerente, Casa del Diavolo e Colle Umberto.
L’intervento sul plesso scolastico di Case Bruciate segue i più recenti principi in termini di architettura sostenibile, strutture biologiche ed ecologiche, efficienza delle costruzioni, energia sostenibile e rinnovabile, qualità degli ambienti di vita e nuovi modelli per l’apprendimento scolastico, con un graduale approfondimento teso a migliorare i livelli di comfort, benessere e qualità dell’insegnamento.
L’edificio è progettato con un piano fuori terra (altezza max. di 4,80 m) e dimensionato per un numero complessivo di 90 alunni suddivisi in 5 aule didattiche.
Il Rup. Responsabile del procedimento, la Dirigente Monia Benincasa, insieme ai progettisti affermano che la progettazione del nuovo edificio è orientata alla sostenibilità, alla compatibilità bioecologica e dell’impatto ambientale, passando per i nuovi modelli scolastici e tiene conto di tecniche e soluzioni particolarmente attente verso aspetti ambientali, microclima, aspetti pedagogici e educativi per la formazione degli alunni. Il termine ultimo dei lavori sarà dicembre 2025.
Come evidenziato dal vicesindaco Gianluca Tuteri, “al termine del mandato del Sindaco Romizi, più di 70 edifici su 100 saranno stati riqualificati offrendo così alla nostra comunità scuole innovative, sostenibili, sicure e inclusive.” Per Tuteri “l’obiettivo è realizzare un nuovo sistema educativo, per garantire il diritto allo studio, le competenze relazionali e le capacità necessarie a cogliere le sfide del futuro, superando ogni tipo di disparità e contrastando dispersione scolastica, povertà educativa e divari territoriali”.