L’infermiera: “le raccomandazioni che ci vengono date sono ali verso la salute e la libertà, verso la gioia”. Lo scambio di battute tra Muti e De Augustinis. Video
Il Premio “Carla Fendi 2020” alla infermiera eroina Elena Pagliarini dell’Ospedale di Cremona.
La consegna del Premo è stato forse il momento più commovente del Gran Finale del Festival dei 2 Mondi, quello che, dopo le celebri arie di Cimarosa, Verdi, Mozart e Mercadante, ha riportato la platea all’attualità e alla drammatica in cui vive il pianeta per l’emergenza covid.
La Fondazione “Carla Fendi”, presieduta da Maria Teresa Venturini Fendi, ha infatti dedicato questa edizione del celebre Premio alla infermiera eroina Elena Pagliarini dell’Ospedale Maggiore di Cremona, la cui foto, sfinita dopo un massacrante turno di lavoro, ha fatto il giro del mondo.
“Sono molte le persone – ha detto la Venturini Fendi – che si sono così professionalmente e strenuamente impegnate nella lotta contro il Coronavirus con sacrifici e alto senso di responsabilità. Nell’impossibilità di riconoscere l’abnegazione di tanti, vorremmo allora che Il Premio Carla Fendi, attribuito nel suo attestato a Elena Pagliarini, fosse un riconoscimento per chi ha tanto dato senza nulla chiedere rischiando sempre in prima persona, eroi straordinari nell’ordinarietà quotidiana, e che il contributo economico possa quindi essere di sostegno al loro fondo di solidarietà #noicongliinfermieri”
A consegnare virtualmente (per le norme anticovid) il Premio è stato il Maestro Riccardo Muti che ha speso parole molto belle nei confronti della Pagliarini e di tutto il personale sanitario italiano che si contraddistinto a livello mondiale nella lotta al virus.
Insieme al premio è stato consegnato un contributo pari a 30mila euro destinato al Fondo #noicongliinrermieri a favore delle vittime del Covid e dei loro familiari. La Fondazione Fendi, main partner del Festival, ha già donato più di 200mila euro tra il Policlinico Gemelli e l’Istituto Spallanzani per la ricerca di un un farmaco in grado di combattere il covid.
Sul maxischermo è andato quindi in onda un toccante video realizzato sul testo del Giuramento degli infermieri e ispirato a Florence Nightingale (1820-1910), l’infermiera inglese considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.
L‘infermiera eroina
“Mi scuso per l’emozione ma non sono abituata a parlare davanti al pubblico perché ciò non mi appartiene. Grazie alla Fondazione e al Maestro Muti, e a quanti hanno voluto attraverso me onorare il lavoro di tanti anonimi colleghi, il ringraziamento che sento di dover esprime con maggiore intensità è la raccomandazione che può nascere dall’esperienza e dalla vicinanza a tanto dolore. Le indicazioni che ci vengono date, non devono essere solo considerate come una morsa limitante, ma come ali che ci fanno volare verso la salute e la libertà, verso la gioia”.
Sul palco è stato quindi invitato anche il Presidente del Festival e Sindaco di Spoleto, Umberto De Augustinis, che dopo aver ringraziato l’infermiera eroina e tutti i medici e infermieri italiani ha consegnato un dono al Maestro Riccardo Muti.
“Posso solo mostrarle il dono per il rispetto delle norme anticovid, ma glielo faremo recapitare a breve” ha detto De Augustinis. “Ho fatto il tampone e sono negativo” ha ribattuto simpaticamente il celebre direttore d’orchestra, facendo sorridere il pubblico di Piazza Duomo.
Nell’ultima edizione il Premio era stato consegnato a due donne, le ricercatrici di fama internazionale Cecilia Laschi e Barbara Mazzolai,
(Video di Tuttoggi.info. Le foto sono di Laura Antonelli/AGF per il Festival di Spoleto)
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