INAUGURATO IL MONUMENTO AL CARABINIERE. SPOLETO SI INCHINA AL SACRIFICIO DELLA BENEMERITA (Foto TuttOggi.info - guarda chi c'era) - Tuttoggi.info

INAUGURATO IL MONUMENTO AL CARABINIERE. SPOLETO SI INCHINA AL SACRIFICIO DELLA BENEMERITA (Foto TuttOggi.info – guarda chi c'era)

Redazione

INAUGURATO IL MONUMENTO AL CARABINIERE. SPOLETO SI INCHINA AL SACRIFICIO DELLA BENEMERITA (Foto TuttOggi.info – guarda chi c'era)

Dom, 05/09/2010 - 18:12

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Erani in centinaia stamani alla inuaugurazione del Monumento al Carabiniere in Largo Andrea Moneta, lungo il centrale Viale Trento e Trieste. Si tratta del primo monumento in Umbria dedicato alla figura del Carabiniere. Alla cerimonia erano presenti fra gli altri il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, l'assessore regionale Silvano Rometti, i senatori Domenico Benedetti Valentini e Ada Spadoni Urbani, il procuratore della repubblica Riggio, il vicequestore della Polizia di Stato,la dottoressa Francesca Peppicelli e molte altre autorità. Per la Benemerita c'era in pratica lo Stato maggiore regionale a cominciare dal Comandante della Legione Carabinieri Umbria, Generale Claudio Curcio, il comandante della Compagnia di Spoleto, il capitano Pasquale Megna, il Presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri, generale Libero Lo Sardo, l'Ispettore regionale dell'ANC, generale Antonio Cornacchia, e il Presidente dell'ANC Sezione Spoleto Gianni Fernetti.

Nel corso del suo intervento il sindaco Daniele Benedetti ha voluto sottolineare l'impegno profuso dal Capitano Megna nella direzione della locale Compagnia e a difesa della sicurezza cittadina.

Il momento clou si è avuto in Largo Moneta, luogo dedicato al carabiniere ucciso nel 1991, a soli 21 anni, dalla banda della Uno bianca (sul palco oggi c'erano anche i familiari dello sventurato militare). E proprio a lui e a tutti i Caduti è andati il pensiero di quanti hanno voluto prendere parte alla cerimonia.

“Credo sia opportuno – ha affermato il generale Cornacchia – considerare questa come giornata della memoria. Non siamo qui solo per Andrea Moneta ma anche per tutti i carabinieri che caduti nella difesa della patria, affinché non vengano dimenticati e perchè le giovani generazioni possano prendere spunto dai loro valori e dalla loro dedizione. Ricordare è indispensabile, dimenticare è viltà”.

Il generale Lo Sardo, che ha voluto sottolineare come il lavoro del carabiniere non si basi sulla statistica, bensì sui valori morali. L'emozione ha toccato il punto più alto quando Lo Sardo ha esclamato a voce alta il nome di “Andrea Moneta” e tutti i presenti, militari e non, hanno risposto all'unisono “Presente”.

“In 40 anni di attività – ha voluto ricordare il Comandante della Regione Carabinieri Umbria Generale Claudio Curcio – non mi era mai capitato di prendere parte ad un evento così sentito. Essere qui oggi ci obbliga ad essere ancora più consapevoli della nostra storia. Ringrazio il sindaco e l'amministrazione per avere offerto la più ampia disponibilità ed assistenza per la riuscita di questa splendida giornata”.

La cerimonia è proseguita lungo Viale Trento e Trieste, dove, accompagnati dalle musiche della fanfara della Scuola Allievi Carabinieri di Roma e dagli applausi riconoscenti della gente, hanno sfilato gruppi di volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile dei Carabinieri (con quad, automobili e fuoristrada) e delegazioni delle sezioni umbre dell'Anc di Spoleto, Foligno, Gubbio, Norcia e Narni.

Poi il momento più significativo dell'intera mattinata, quando la delegazione composta dal sindaco Benedetti, dai tre generali e dal cappellano militare, monsignor Rotondi, ha tolto il velo tricolore al monumento: opera dell'artista Agostino Agostinelli rappresenta la “granata infiammata”, simbolo presente su tutte le divise dell'arma.

L'Inno di Mameli cantato e applaudito a scena aperta da tutti i presenti ha concluso la cerimonia.

(Jacopo Brugalossi)


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