Una barca a vela in Largo Gildoni, nella centralissima piazza Matteotti, a Città di Castello, da qualche giorno è spuntata una barca a vela. L’originale iniziativa è del Circolo velico Centro Italia, presieduto dallo skipper dei record Alessio Campriani, che in questo fine settimana, da venerdì 30 ottobre a domenica 1 novembre, espone un prototipo costruito proprio dai soci del circolo.
A causa delle misure restrittive anti Covid, gli organizzatori dovranno però rinunciare ad una parte importante del programma, che prevedeva la presentazione alla stampa di una serie di iniziative anche a sfondo sociale, rimandate ad altra data. “In questo momento di nuova emergenza – dice Alessio Campriani – questa installazione vuole essere un invito da parte nostra a non abbassare la guardia contro il Covid-19 anche se, in origine, avrebbe dovuto celebrare il gemellaggio tra Circolo velico Centro Italia e il Circolo del Remo e della Vela di Montedoglio, rappresentato dal presidente Franco Milli. Il sodalizio è solo rimandato. Per ovvie ragioni abbiamo rinunciato alla manifestazione esponendo comunque in piazza questa barca-prototipo, costruita assieme per lanciare un messaggio con la Croce Rossa Italiana: sì alla mascherina sempre e rispetto delle regole”.
L’installazione è stata visitata questa mattina (sabato 31 ottobre), tra gli altri, anche dall’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini e dall’onorevole Catia Polidori, a cui Campriani, insieme al vicepresidente del Circolo Velico Stefano Provincia ha spiegato i dettagli della manifestazione.
“L’imbarcazione esposta – ha fatto sapere il navigatore tifernate – è una deriva molto diffusa, prodotta da un cantiere italiano, che nasce come barca da spiaggia da utilizzare nella bella stagione in equipaggio per una navigazione costiera. Adesso è quasi irriconoscibile. E’ stata trasformata in vista di un ambizioso progetto con il circolo di Montedoglio, nell’ambito del quale abbiamo stabilito un record di lunga percorrenza con disabile con Danilo Malerba, campione del mondo di vela per non vedenti. Con lui abbiamo effettuato la traversata dell’Adriatico proprio con questa imbarcazione, certificata dalla lega navale”.
“Da allora – continua Campriani – questa barca ha subito ulteriori aggiornamenti, per renderla idonea ad una navigazione in altura, condotta da una sola persona. A questo stadio, la barca è stata anche modificata per migliorarne la stabilità ed è stata anche resa, grazie ad un bulbo in acciaio, autoraddrizzante: se onde e vento la dovessero stendere sull’acqua, si rimetterebbe in posizione autonomamente. Questi interventi sulla Pinky 1, così l’abbiamo chiamata, sono stati resi possibili da molti sponsor che ringraziamo. Se i test andranno bene allora potremmo iniziare a parlare di una nuova avventura in mare. Ma per ora mascherine, distanziamento contro il Covid, una brutta avventura che dobbiamo vincere insieme prima di pensare a quelle future”.