In Consiglio via libera alla variante per il Brt, ma salta l'atteso voto sul Nodino

In Consiglio via libera alla variante per il Brt, ma salta l’atteso voto sul Nodino

Redazione

In Consiglio via libera alla variante per il Brt, ma salta l’atteso voto sul Nodino

Lun, 25/09/2023 - 20:11

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Atto conclusivo per il Metrobus da Castel del Piano a Fontivegge, slitta il voto sulla variante alla E45

Il Consiglio comunale di Perugia – con 20 voti a favore (maggioranza), 3 contrari (Croce, Maddoli e Tizi) e 6 astenuti (opposizione) – ha dato il via libera alla variante al Ppr, Parte Operativa e Parte Strutturale, per la localizzazione e realizzazione della linea Bus Rapid Transiti (BRT) e apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. Salta però l’attesa discussione, con voto, sul progetto del Nodino, la variante stradale nel tratto Collestrada – Madonna del Piano. Atto per il quale erano presenti rappresentanti di Comitati e cittadini interessati. Una decisione, quella sul Nodino, che scontenta un po’ tutti i cittadini presenti. I favorevoli all’opera, che chiedono un’accelerazione. I contrari, che confidano in una mutata valutazione politica alla luce di alcune criticità emerse nel progetto definitivo.

Insomma, il tema della viabilità e della modalità, con decisioni che comunque incideranno sul futuro del territorio perugino, è stato affrontato per metà.

Giunto invece all’atto conclusivo il procedimento di variante urbanistica legata al progetto del Metrobus (Brt) partito da circa un anno.

Le opposizioni contro

Il capogruppo IPP Fabrizio Croce, in coerenza con quanto fatto in precedenza, ha confermato il voto contrario sull’atto. Notiamo – ha detto -che la stessa celerità che viene seguita per produrre varianti necessarie per il brt non viene riproposta per produrre soluzioni affinché il trasporto pubblico locale si possa adeguare con questo sistema.

Una forte contrarietà sulla pratica è stata espressa dal M5S tramite la capogruppo Francesca Tizi, secondo cui l’opera non contribuirà a superare i problemi di mobilità della città. L’Amministrazione Romizi – ha proseguito – ha impiegato nove anni per presentare un unico progetto sulla mobilità alternativa, il Brt, di cui ancora oggi non è stata posta nemmeno la prima pietra. Sarà dunque un’eredità che verrà completamente lasciata alla futura giunta ed alla maggioranza cui spetterà il compito di rispondere alle inevitabili lamentele dei cittadini: è certo infatti che il Brt non ridurrà il traffico né sarà “rapido” se non nel nome.

Tizi ha evidenziato che il progetto stenta ancora oggi a decollare pur dovendosi concludere entro un anno; ciò significa che, a causa della contemporanea apertura di più cantieri in varie aree della città, ciò produrrà forti disagi all’utenza, peraltro mai coinvolta.

L’astensione del Pd

Il consigliere del PD Francesco Zuccherini ha ribadito che l’idea di ridurre il traffico potenziando i sistemi pubblici è condivisibile; ecco perché i dem hanno confermato un voto di astensione bonaria sulla pratica, non nascondendo, tuttavia, alcune criticità che si sono evidenziate nel progetto, soprattutto a causa della mancata partecipazione con la cittadinanza. Per Zuccherini, pur trattandosi di un’opera molto costosa (110 milioni di euro), la stessa è stata pensata per una specifica zona della città (Castel del Piano-Fontivegge) perché, per sua conformazione, potrà passare solamente lì, ingenerando anche alcuni disagi (senso unico di via Settevalli) e non interagendo a sufficienza con gli altri sistemi di mobilità.

Altra criticità è legata ai parcheggi di scambio ed, in particolare, a quello individuato nell’area dell’ospedale, di difficile fruizione perché già oggi oberato.

Le ragioni della maggioranza

La consigliera di Progetto Perugia Cristiana Casaioli ha sostenuto che in tema di mobilità l’Amministrazione ha compiuto un grande salto di qualità approvando il Pums (piano urbano della mobilità sostenibile), atto ampiamente partecipato.

Il Brt, in particolare, è un sistema di trasporto pubblico locale conveniente che diverrà una delle linee portanti del tpl perugino; in questa linea esistono delle reti di adduzione che andranno ad intercettare la linea del Metrobus.

I 12 km del tracciato saranno in parte in sede propria ed in parte in sede promiscua, ma con percorrenza preferenziale tramite semafori in favore del brt proprio per facilitarne il passaggio. Si tratta, peraltro, di un mezzo che passerà con grande frequenza disincentivando così l’uso dell’auto privata, anche grazie alla presenza di diffusi parcheggi di interscambio. Infine con i 110 milioni di investimento, segnala Casaioli, verrà prodotto non soltanto un nuovo mezzo di trasporto ma verranno riqualificate intere aree da esso attraversate (strade, marciapiedi, parcheggi); il tutto ad impatto ambientale zero.

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