“La fontana monumento che è ospitata nella piazza è o non è un monumento ai caduti? Mi chiedo questo perché per ogni ricorrenza vi vengono celebrati tutti i riti del caso per la commemorazione ai caduti, ma se così è, perché non vi vengono poste le ghirlande d'alloro e il tricolore? Se invece non si tratta di questo tipo di omaggio perché non viene scelto un altro sito?”. La questione nasce dall'ordine del giorno presentato dai gruppi Foligno Civile, Alleanza Nazionale e Forza Italia. Ad esporre i fatti è il consigliere Giuseppe Burgani, che oltre a chiedere lo spostamento dei contenitori dell'immondizia da piazza Don Minzoni, questo pomeriggio, in consiglio comunale, ha posto anche questo quesito.
A replicare è stato il consigliere di maggioranza Sigismondi, che è intervenuto specificando che “la fontana in piazza Don Minzoni è un monumento che nasce come tributo alla pace, non ai caduti. Tra l'altro ha un grande valore artistico che non permette di fare modifiche per adattarlo ad altre esigenze”.
Risposta al primo quesito è arrivata invece dall'assessore Fusaro che ha replicato innanzitutto al fatto che “i contenitori dei rifiuti sono stati spostati da piazza del Grano e posti a piazza Don Minzoni per via dei lavori di pavimentazione, ed essendoci ancora dei problemi di viabilità, non sono stati riportati nella loro sede originaria. Oltretutto – ha continuato Fusaro – si sta pensando a degli arredi urbani che possano nascondere i cassonetti. Inoltre – ha concluso l'assessore – presto intorno alla fontana saranno istallate delle panchine per i cittadini”.
A questo punto, il consigliere Burgani è tornato alla carica: “se non c'è il tricolore sul monumento ai caduti, – ha detto – la responsabilità è della maggioranza”. Seguito da Mario Gammarota. “Non si tratta – ha detto quest'ultimo consigliere – di un monumento ai caduti, e poi ci sono cose ben più importanti a cui pensare che porre o meno il tricolore sul monumento”.
La questione è quindi ai voti e ne ha ricevuti 6 a favore e 16 contrari (1 astenuto), stabilendo così che il monumento in piazza Don Minzoni non verrà decorato con il tricolore.
Altro argomento di cui si è discusso nella seduta odierna e molto sentito in questo particolare momento è la crisi che viene attraversata da alcune aziende locali come la Merloni e la Rapanelli. “Sarebbe opportuno convocare un seconda commissione – ha proposto il consigliere Ivano Bruschi – per essere vicini e sostenere le aziende in crisi, specie la Rapanelli, una realtà a noi vicinissima”. E' stato poi lo stesso sindaco Manlio Marini a ricordare che l'assessore regionale Giovannetti ha già convocato una riunione di sindaci e sarà lui stesso in rappresentanza di Foligno a portare questo tipo di messaggio.
Non è mancato neanche un riferimento da parte del consigliere Riccardo Meloni all'imminente sciopero della Polizia Municipale chiedendo se “l'amministrazione sta facendo qualcosa per evitarlo”. Il primo cittadino ha risposto che “l'amministrazione si è impegnata per andare incontro alle esigenze dei vigili, stanziando dei fondi per i lavori alla centrale, continuando la procedura per l'assunzione di altre sei unità e inserendo il progetto di una nuova sede nel Puc2 (Piano Urbano Complesso di seconda generazione), ma sembra che questo non sia stato sufficiente, visto che ci sarà comunque lo sciopero”.
Il consigliere Burgani si è poi esposto di nuovo per una interrogazione. “Legambiente – ha esordito l'esponente di minoranza – aveva fatto richiesta di un particolare tipo di pavimentazione, più adatto per la circolazione di portatori di handicap e anziani, per i vicoli del centro di Foligno, ma l'amministrazione non ha preso per niente in considerazione le lettere dell'associazione, nelle quali era espressa tale volontà. Mi chiedo come mai – ha concluso Burgani – visto che le lettere sono giunte prima che venisse fatta la gara di appalto, non si è fatto come richiesto”.A rispondere è stato ancora una volta l'assessore Fusaro, che in maniera vivace ha spiegato che “le decisioni erano state prese già molto prima l'arrivo della richiesta di Legambiente, fermo restando che comunque certe decisioni spettavano comunque all'amministrazione e non ad altri. Per di più la pavimentazione che è stata scelta – ha evidenziato – non crea nessun tipo di difficoltà di spostamento, neanche per i diversamente abili”.
Il consiglio si è poi chiuso con l'approvazione della ricognizione delle partecipazioni comunali e l'autorizzazione alla conferma, mantenimento o avvio dei procedimenti di cessione della partecipazione.
