Crisi Antonio Merloni, aumento del costo dell'acqua, ruolo delle banche, “Pandora Energy Spa” di Trevi e mantenimento del servizio Eurostar. Sono gli argomenti, alcuni positivi, i più negativi, sul tavolo della Cgil territoriale di Spoleto, Foligno e Valnerina. A snocciolarle è stato il segretario di zona Filippo Ciavaglia. La questione Merloni è quella più delicata. I commissari che l'hanno presa in carico hanno completato al 31 dicembre scorso la certificazione dei crediti vantati da dipendenti e fornitori. Crediti che potranno essere riscossi, essendo di mezzo il Tribunale di Ancona, solo in due modi: o l'azienda ha liquidità per poterlo fare oppure sarà avviata la procedura di fallimento. Problemi a catena, quindi, che si mescolano alle incertezze ed alle profonde difficoltà che stanno vivendo i dipendenti, mille dei quali nel solo versate umbro, ed anche gli stessi fornitori che ancora non hanno avuto la possibilità di incassare denari importanti. Plauso è stato invece espresso dal sindacato per la scelta della Cassa di Risparmio di Foligno di sostenere, fortificare e rendere competitive le aziende del territorio, come ad esempio nella vicenda Rapanelli con l'anticipazione di due rate, da 700 euro l'una, in favore dei dipendenti ancora in attesa dell'erogazione della cassintegrazione in attesa del completamento delle procedure da parte dell'Inps. La scorsa settimana, invece, la sede della Cgil è stata raggiunta dalle 28 lavoratrici della sede trevana (le altre sono a Roma e Milano) della “Pandora Energy Spa”, specializzata nella commercializzazione di energia elettrica. Nell'aria, ma il tutto sarà verificato mercoledì prossimo in occasione dell'incontro con l'azienda (che ha in totale nelle tre sedi, 120 dipendenti), c'è l'ipotesi di ridimensionamento aziendale. Un ridimensionamento che ricadrebbe su Trevi. “Chiederemo – dicono dal sndacato – lo stato delle cose. Vogliamo capire se ci si trovi in presenza della chiusura del plesso trevano e cosa accadrà alle lavoratrici, tutte con contratto commerciale nazionale, che hanno un'età media di 30 anni. Chiederemo ai vertici aziendali anche di valutare l'eventuale messa in cassintegrazione delle lavoratrici o la loro mobilità nei due rimanenti siti di Roma e Milano”. Civaglia ha poi ribadito la contrarietà del sindacato agli aumenti tariffari dell'acqua decisi dall'Ato3. “Nei prossimi giorni – ha detto il sindacalista – avremo un nuovo incontro col presidente Libori per capire come mai quanto concordato in precedenza, relativamente ad evitare aumenti, è variato senza che nessuno ci abbia coinvolto”. Domani il sindacato sarà presente a Spoleto nell'incontro riguardante la vicenda delle fermate soppresse da Trenitalia. Insomma il cuore pulsa sempre per Foligno e dintorni, ma ogni tanto 'batte' anche per Spoleto. D'altra parte se ne possono comprendere anche le ragioni e le difficoltà. Per sostituire l'ex responsabile della Camera del lavoro spoletina, andato in pensione ormai da 7 mesi, la Cgil ha dovuto istituire un coordinamento di ben 9 persone. Proprio vero, non ci son più i sindacalisti di una volta.