Sara Minciaroni
Concerto destinato ad entrare nella storia di Uj quello di Stefano Bollani ieri sera all'arena del Santa Giuliana: Un'orchestra di 100 elementi, oltre 56 microfoni sul palco ma soprattutto il primo concerto classico nella storia di Umbria Jazz.
Bollani suona Gershwin, Ravel e Bernstein con i musicisti dell'Orchestra di Santa Cecilia diretti dal maestro John Fiore e lo fa danti ad oltre tremila persone. Mentre i lampi minacciano impetuosi l'acropoli che troneggia l'arena sul pubblico non cade una goccia. Miracolata dal tempo clemente anche questa nona e penultima serata di concerti. Ma per Bollani non era la prima volta, il primo giugno 2013 in piazza Duomo a Milano Chailly aveva già diretto la Filarmonica della Scala con il pianista toscano, sulle note di Gershwin davanti ad un pubblico di circa 50.000 persone. Un Bollani concentratissimo,ipnotizzato dalle sue stesse mani e dai tasti che sfilano via alla pressione più o meno incisiva delle sue mani. In particolari accenti e variazioni di ritmo, che paiono infinite nelle loro gradazioni, Bollani letteralmente salta in piedi. Tutto il suo corpo, decisamente espressivo si anima per produrre le note: il pianoforte non si suona solo con le dita. Bollani in questa grande performance ci ricorda che oltre ad essere un grande jazzman la sua formazioni ha le radici ben piantate nel classico.
Una trasgressione, quella dell'inserimento in cartellone di un concerto classico molto gradita al pubblico mai avaro di applausi incontenibili durante le quasi due ore di concerto. Al termine Bollani ha incontrato il pubblico e firmato autografi. Grande artista, uomo gentile e cordiale.
Oggi invece come da tradizione è stata la volta dei bilanci. Conferenza stampa conclusiva di Uj. Oltre 35 mila i biglietti venduti, d cui 30 mila solo a Santa Giuliana. Più di un milione di euro gli incassi, il che significa un 20% in più dell'anno scorso. Soddisfatto, per quanto riguarda la qualità media della musica, il direttore artistico, Carlo Pagnotta, che ha anche parlato dell'ormai famoso concerto di Keith Jarrett a luci spente, per non farsi fotografare, “non escludiamo di richiamarlo, un Jarrett è sempre meglio averlo nonostante il suo carattere”. Alla conferenza stampa hanno partecipato la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ed il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali. La Marini, tra l'altro, ha chiesto al Ministero maggior considerazione per Umbria Jazz, ''alla quale viene chiesto di rappresentare il jazz italiano nell'anno della cultura italiana in America''. Il sindaco ha sottolineato ''lo sforzo della città per far funzionare al meglio il festival'', e la necessità di consolidare Umbria Jazz in proiezione futura.
Video Nicola Palumbo