Continua la bufera sul funzionamento del Minimetrò e sulle decisioni prese da Umbria Mobilità: questa volta sono i corridoi di Palazzo Donini a tunoare, per voce di Carla Spagnoli, di Futuro e Libertà Umbria. In un suo comunicato, la Coordinatrice Regionale di Futuro e Libertà Umbria denuncia come la manutenzione del Minimetrò, dal 5 al 19 agosto, stia gravando solo sulle tasche dei contribuenti, e come invece la Giunta Regionale abbia fatto propaganda sulla stampa locale per enfatizzare la riduzione del biglietto ad 1 euro in organizzazione di alcune manifestazioni estive.
La nota – “Il minimetrò si ferma per i lavori di manutenzione annuale. In questo periodo verrà sostituito da una linea autobus con un ticket a carico degli utenti aumentato a 2 euro. I perugini sono colpiti due volte dal mantenimento di questa struttura inutile e dannosa: quando è in funzione sono chiamati a ripianare lo spaventoso deficit annuale di esercizio di oltre 15 milioni; quando si ferma – per non far perdere loro l’abitudine – vengono salassati con l’aumento del 34% del costo del biglietto del mezzo sostitutivo. Mentre per la sperimentazione del ticket ad 1 euro, in occasione di alcune manifestazioni, la Giunta comunale ha inondato di comunicati enfatizzanti tutti i media locali, non ha pubblicato una sola riga per spiegare le ragioni dell’assurdo aumento del biglietto da oggi praticato. I perugini pagano le scelte sbagliate in tema di mobilità che le Amministrazioni di sinistra hanno voluto e realizzato e si domandano per quanto tempo ancora dovranno subire i danni e la sottrazione di preziose risorse – ben più proficuamente utilizzabili – che il minimetrò causa alla collettività. Una Amministrazione Comunale responsabile dovrebbe avere il coraggio di ammettere le proprie scelte sbagliate e porvi rimedio. Non siamo più i soli a denunciare l’insostenibile situazione. Altri hanno aggiunto la propria alla nostra ferma e reiterata denuncia. Sabato scorso, un autorevole quotidiano locale ha scritto: ”L’esperimento di dare a Perugia una mobilità alternativa con la metropolitana di superficie….è miseramente fallito se rapportato a quei sani criteri economici che dovrebbero muovere ogni operazione e ogni attività…..il buco si fa sempre più profondo senza trovare risposte adeguate…”. Servirà questo a far riflettere i nostri amministratori? Ne dubitiamo fortemente: la ragionevolezza non appartiene alla Giunta Comunale cittadina. Ci auguriamo che i perugini ne prendano atto e si comportino di conseguenza!”