L'azienda farmaceutica Sanofi-Aventis ha affidato al Gruppo umbro “The First Brick” i lavori di consolidamento e rinforzo dello stabilimento produttivo di Scoppito, in provincia di L'Aquila gravemente danneggiato dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo.
Del network The First Brick, fondato nel 1995 dall'ingegner Emo Agneloni, attuale presidente, fanno parte aziende che costituiscono una filiera integrata di servizi ed attività ad altissima tecnologia nel settore dell'Ingegneria e dell'Architettura. Dal 16 di aprile tre delle aziende del network The First Brick (SGM – Ingegneria Sperimentale, FIDIA – Technical Global Services e TEC.INN.) stanno lavorando in Abruzzo all'attività di consolidamento dello stabilimento Sanofi-Aventis di Scoppito (AQ). Per i suoi alti livelli di automazione e produzione, il sito rappresenta un punto di riferimento non solo per la realtà abruzzese, ma per l'intero panorama del Gruppo farmaceutico nel mondo. Per poter intervenire tempestivamente le tre società del network The First Brick hanno inviato sul posto venti persone secondo le competenze e le professionalità di ciascuna società. Si tratta di ingegneri, geometri, operai specializzati che in queste due settimane hanno dormito in sacchi a pelo e mangiato alla mensa all'interno di tende allestite nell'area verde dello stabilimento, insieme ai collaboratori dell'azienda ed ai loro familiari. Così, grazie al loro lavoro (e di altre imprese con altre competenze), la sede abruzzese di sanofi-aventis ha già ripreso le attività, che ripartiranno completamente entro la metà di maggio. Tutti gli interventi sono coordinati e gestiti con grande capacità e impegno dalla organizzazione tecnica di Ingegneria della sanofi-aventis che opera all'interno della grande e articolata sede di Scoppito.
Le strutture in pilastri e travi dell'edificio “Confezionamento” della sanofi-aventis, sono state realizzate oltre 30 anni fa da un'altra azienda umbra leader nel suo settore, la Manini Prefabbricati spa, e, seppur in parte danneggiate, hanno dato una buona prova di resistenza nonostante il disastroso sisma che ha gravemente interessato, oltre al capoluogo, moltissimi comuni abruzzesi. La tenuta strutturale dell'edificio ha agevolato i lavori speciali di TEC.INN. per il consolidamento e il rinforzo degli elementi danneggiati che sono stati eseguiti mediante l'impiego di materiali speciali come fibre di acciaio per il rinforzo verticale e le stesse fibre unite a quelle di vetro, di carbonio e di aramide per la fasciatura ed il confinamento dei pilastri, che hanno acquisito così grande duttilità e resistenza. È pressoché certo che, rispetto agli edifici di carattere produttivo dichiarati in una primissima fase inagibili, questo è il primo a riprendere la propria attività. In tutte le sue sfaccettature e risvolti si tratta di un episodio emblematico che riveste un'importanza primaria: lo stabilimento sanofi-aventis di Scoppito produce infatti, tra gli altri, farmaci salvavita e si è subito attivato per arrivare gradualmente alla normalità, sostenendo in maniera concreta la speranza e la voglia di ripartire della popolazione abruzzese.