Uno spettacolo ignobile quello che si trovano davanti agli occhi i tanti turisti che in una calda domenica d'agosto si avventurano per il Giro dei Condotti, il bellissimo percorso che si inerpica lungo le pendici del Monteluco arrivando fino a Sant'Elisabetta e via del Tiro a segno da un lato e al Colle Ciciano e alla Vallocchia dall'altro. Un sentiero su cui in questi ultimi anni si era fatta sentire la voce degli ambientalisti, contrari a lavori di sistemazione (per renderlo carrabile) in alcuni tratti per garantire il restauro di alcuni complessi, come quello di Sant'Elisabetta. Pochi, però, forse hanno notato lo stato di degrado in cui versa il Giro dei Condotti. Colpa del malcostume di alcune persone, che hanno probabilmente scambiato il percorso verde per una pattumiera a cielo aperto, se non per un orinatoio.
Basta infatti percorrere il Ponte delle Torri, riaperto dopo mesi di lavori e di studio per la sua sicurezza, aggirare il Fortilizio dei Mulini attualmente oggetto di restauro da parte della Soprintendenza, e recarsi verso sinistra, in direzione opposta rispetto alla “Corta” di Monteluco. Servono pochi passi: fazzoletti di carta, bottiglie di plastica e di birra e un indicibile puzzo di orina. Proseguendo, poi, lo spettacolo è più raccapricciante: non mancano gli assorbenti (usati) lasciati in bella mostra in terra e sui massi situati lungo il sentiero, qualche carta di preservativo e addirittura un dentifricio utilizzato a metà, forse caduto dalla borsetta di qualche turista. Uno spettacolo che di certo non incoraggia i visitatori, ma creato purtroppo dall'inciviltà di alcuni di essi. Per fortuna, basta proseguire di non molto il Giro dei Condotti per vedere sparire i rifiuti vari e vedere un panorama unico, con la Rocca davanti e la Valle Umbra sullo sfondo. Viene però il sospetto che in molti non vi arrivino, scoraggiati da uno spettacolo tutt'altro che invitante. Basta vedere le foto.
(Sara Fratepietro)