Assegnati da Arera gli incentivi per aver effettuato miglioramenti tecnici - Soddisfazione dell’autorità umbra Auri: “Uno stimolo a proseguire nella strada intrapresa”
Tra i gestori del servizio idrico recentemente premiati a livello nazionale da Arera per aver realizzato miglioramenti nella qualità industriale della rete ci sono anche i tre gestori umbri Umbra Acque, Valle Umbra Servizi e Sii-Servizio idrico integrato. A essi, perciò, l’autorità nazionale che regola e controlla anche il settore del servizio idrico assegnerà complessivamente circa 1,9 milioni di euro che, a ricaduta, dovrebbero quindi andare a beneficio dell’intera comunità regionale.
“Siamo particolarmente soddisfatti per i risultati raggiunti e apprezziamo molto l’impegno dei gestori – ha commentato il presidente dell’Autorità umbra per rifiuti e idrico (Auri) Antonino Ruggiano –. L’Auri ha, infatti, sempre posto un particolare impegno nello stimolare progressi e miglioramenti dei gestori umbri nella gestione del servizio idrico. L’auspicio è che l’aver centrato tali obiettivi rappresenti un incentivo a proseguire nella strada intrapresa nell’interesse degli utenti della nostra regione”.
Il sistema di incentivazione e penalizzazione e gli standard analizzati
Arera ha, in pratica, costruito un sistema di incentivazione e penalizzazione basato sul riconoscimento dei casi di maturità tecnologica e gestionale e sulla promozione di miglioramenti in casi di criticità tecnico-gestionali da superare. I premi e le penalità di qualità tecnica sono quantificati, a partire dal 2020, sulla base delle performance realizzate in ciascuno dei due anni precedenti con la finalità di valutare sia le graduatorie relative allo stato delle prestazioni, sia le variazioni nelle performance. In questa prima applicazione del meccanismo di valutazione della qualità tecnica del servizio, relativa quindi alle annualità 2018 e 2019, sono stati coinvolti 203 gestori che, complessivamente, coprono l’84 per cento della popolazione nazionale. La regolazione della qualità tecnica si basa su un sistema di indicatori composto da prerequisiti, standard specifici (che se non raggiunti comportano la richiesta di indennizzi) e generali (che danno accesso agli incentivi). Questi ultimi, in fase di prima applicazione hanno riguardato una serie di sei macro-indicatori, ovvero le perdite idriche, le interruzioni del servizio, la qualità dell’acqua, l’adeguatezza del sistema fognario, lo smaltimento fanghi e la depurazione.