Da oggi (12 agosto) fino al 30 settembre è vietato l’uso dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto per scopi diversi da quello potabile ed igienico-sanitario
Un’ordinanza per contrastare lo spreco d’acqua in uno stato di siccità eccezionale (dovuto alle elevate temperature e all’assenza di precipitazioni) che sta colpendo anche il Comune di Gubbio.
Le scarse risorse idriche disponibili stanno infatti provocando criticità al settore agricolo, agli allevamenti zootecnici, alle strutture extralberghiere e agli impianti sportivi, tanto da indurre il sindaco Filippo Mario Stirati a vietare l’uso dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto per scopi diversi da quello potabile ed igienico-sanitario.
L’ordinanza emanata dal primo cittadino, nel dettaglio, impone, per il periodo da oggi (12 agosto) al 30 settembre 2021, salvo espressa revoca, il divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per annaffiare orti, giardini, piazzali o lavaggio non autorizzato di automezzi.
I prelievi di acqua dalla rete idrica sono infatti consentiti esclusivamente per gli usi idropotabili, sanitario, zootecnico e per tutte le altre attività ugualmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile.
Sono inoltre consentiti il riempimento di piscine oggetto di attività commerciale o associativa, l’irrigazione di strutture sportive sempre destinate a dette attività, i servizi di autolavaggio regolarmente autorizzati, soltanto previo contatto con il gestore del Servizio Idrico al fine di concordare modalità e precauzioni necessarie.
Sono infine escluse dalla presente ordinanza le attività dei servizi pubblici di igiene urbana per le quali, comunque, dovranno essere assunti comportamenti utili a contenere gli sprechi.
Le violazioni alla presente ordinanza saranno punite con una sanzione amministrativa che può andare da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro. La Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine sono incaricate di far rispettare e eseguire il presente provvedimento.